Vandali distruggono il "cuore" dell'Avis di Ceva

26 Luglio 2024 - 10:21

Il cuore in legno della sezione Avis di Ceva, realizzato dai volontari per la promozione “itinerante” alla donazione del sangue, è stato distrutto. Al momento si trova presso la grande panchina al Campanone, un'installazione nata con l'obiettivo di creare aggregazione e sensibilizzazione, un punto dove fare una foto panoramica, un selfie, insomma un simbolo dell’Avis. Gianfranco Martini, membro dell’Avis di Ceva: «Vorrei credere che non sia stato un vandalismo vero e proprio, anche se distruggere un bene con un così grande valore simbolico, senza sentirsi in coscienza il dovere di farsi vivi per scusarsi, avvalora la tesi che il colpevole è privo di qualsiasi valore morale. Ho avuto la fortuna di poter fare parte dei donatori attivi di sangue per parecchio tempo, e poterne fare parte oltre essere un privilegio è davvero una fortuna personale, perché vuol dire che si gode di buona salute. Questo sfregio mi fa male, e... ARTICOLO PREMIUM Se sei un abbonato all'edizione digitale fai il login con le tue credenziali Altrimenti approfitta delle offerte esclusive e scopri i nostri abbonamenti! Senza pensieri Abbonamento Autorinnovabile 1 settimana 1 € Acquista ora Un solo account tanti vantaggi Scopri l'offerta premium più adatta a te Scoprile tutte Sei già abbonato?

Il "cuore" in legno della sezione Avis di Ceva, realizzato dai volontari per la promozione “itinerante” alla donazione del sangue, è stato distrutto. Al momento si trova presso la grande panchina al Campanone, un'installazione nata con l'obiettivo di creare aggregazione e sensibilizzazione, un punto dove fare una foto panoramica, un selfie, insomma un simbolo dell’Avis. Gianfranco Martini, membro dell’Avis di Ceva: «Vorrei credere che non sia stato un vandalismo vero e proprio, anche se distruggere un bene con un così grande valore simbolico, senza sentirsi in coscienza il dovere di farsi vivi per scusarsi, avvalora la tesi che il colpevole è privo di qualsiasi valore morale. Ho avuto la fortuna di poter fare parte dei donatori attivi di sangue per parecchio tempo, e poterne fare parte oltre essere un privilegio è davvero una fortuna personale, perché vuol dire che si gode di buona salute. Questo sfregio mi fa male, e...

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