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Cacciatore morto a Vicoforte, il ricordo del figlio: «Andava senza fucile, lo faceva per i cani»

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«Ringrazio tutte le persone che hanno dimostrato la loro solidarietà in questo momento per noi di grande tristezza». A parlare è Davide Cappellino, figlio di Giuseppe, il 74enne morto tragicamente nella giornata di ieri dopo essere stato colpito da un cinghiale durante una battuta di caccia nei boschi di Vicoforte. Era senza fucile, ha provato a difendere i suoi cani dall’assalto. «Mio padre andava senza armi, partecipava alla caccia per far svagare i cani. Anche se tornava a casa senza selvaggina, era contento lo stesso. Era un gran lavoratore, da mattina a sera, una persona di cuore e sempre disponibile a fare del bene. Ho letto anche commenti sui social frutto di cattiveria, di chi sicuramente non ha mai conosciuto mio papà. Domenica gli avevo consigliato di non andare, pioveva e c’era un brutto tempo…». Giuseppe Cappellino, di San Quintino, vedovo, aveva lavorato per la Ferodo e poi come...

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