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La famiglia Castagnino "Giusta fra le nazioni"

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«Ogni giorno, ogni giorno, mia mamma ci ripeteva: "ste cite!"». "State zitte". State zitte e, soprattutto, non dite a nessuno - non ai tedeschi - che in casa nostra si nasconde un uomo.  Un uomo che non aveva colpe, se non quella che gli era stata marchiata dall'ideologia della razza: ebreo. Marco Levi.  Lo ricordava così, appena un anno fa, Giovanna Castagino: all'epoca aveva sette anni, quando il papà Giovanni e la mamma Maria Vinai accettarono di nascondere in casa loro Marco Levi. Lo nascosero per 18 mesi, nella loro casa nei boschi, salvandolo dalle persecuzioni razziste dei nazifascisti che rastrellavano le zone. Oggi, giovedì 7 novembre, lo Yad va-Shem di Gerusalemme ha consegnato agli eredi della famiglia Castagnino il più alto fra i riconoscimenti della Comunità Ebraica: l'attestato di "Giusti fra le nazioni". Giovanna, con la figlia Donatella Regis, ha ricevuto l'altissimo riconoscimento dalle mani di Raphael...

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