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Le “bije” di Farigliano candidate alle “buone pratiche” patrimonio Unesco

Bije Storica

Il gioco delle "bije" a Farigliano, in una foto storica di G. Voena

Anni di lavoro “sottotraccia”, di impegno costante, di compilazione di domande, di documenti, di relazioni dettagliate, portano finalmente i primi frutti. Le “bije”, i tradizionali birilli di Farigliano, sono state ufficialmente inserite tra i giochi popolazioni del “Tocatì” candidati ad entrare nel Registro delle “buone pratiche di salvaguardia” del patrimonio culturale immateriale Unesco. Non c’è ancora la certezza che arrivi poi anche il tanto ambito riconoscimento ufficiale, ma la sola notizia che il Consiglio esecutivo della Commissione italiana Unesco abbia autorizzato la candidatura, rappresenta di per sé una prima, importantissima vittoria per i giochi popolari in generale, ma soprattutto per Farigliano, per l'Amministrazione comunale, per le donne del paese, che tradizionalmente sono le uniche a poter prendere parte alle sfide dei birilli, e per Giancarlo Tavella, ex sindaco e presidente dell’Associazione “Birilli di Farigliano”, che ha seguito in prima persona tutto l’iter burocratico. Il “via libera” alla candidatura è arrivato...

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