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Le vinicoltrici di Langa si uniscono, per riciclare gli scarti delle loro cantine

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Sara Vezza dell’azienda agricola Sara Vezza/Josetta Saffirio; Laura Clerico, Cecilia Rocca e Giuliana Viberti dell’azienda agricola Domenico Clerico; Marta Alessandria dell’azienda agricola Gianfranco Alessandria; Alda Conterno e Noemi Conterno dell’azienda agricola Conterno Fantino; Mirella Manzone dell’azienda agricola Giovanni Manzone; Tiziana Parusso e Giulia Poggi della cantina Parusso; Silvia Pressenda dell’azienda agricola Oscar Pressenda/La Torricella; Lorena Sanso dell’azienda agricola Cascina Sot e Isabel Oberlin dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e della Prodotti di Langa. Sono le imprenditrici vitivinicole di Monforte d’Alba, che il 30 gennaio dell’anno scorso hanno fondato, nella cantina di Domenico Clerico, l’Associazione senza scopo di lucro “L’anello Forte”. Con Sara Vezza presidente e Laura Clerico, sorella di Domenico, vicepresidente. La metà del gruppo ha meno di 35 anni. Obiettivo, creare una virtuosa economia circolare di prossimità, mantenendo viva quella memoria contadina in cui si sprecava nulla. «Dal 2018 lavoriamo a progetti di economia circolare riguardanti tutti i materiali arrivati a fine ciclo nelle nostre cantine: dalla plastica alla carta; dal cartone ai tappi – spiega Sara Vezza –. Sentiamo l’urgenza di non sprecare risorse, di immaginare un futuro possibile per le generazioni che verranno, di declinare la sostenibilità in ogni suo aspetto, di affrontare la complessità dell’economia circolare, di mantenere viva la memoria di chi ci ha preceduto». La prima iniziativa concretizzata da “L’anello Forte” è stata la creazione una scatola per le bottiglie di vino interamente costruita con scarti prodotti nel Comune di Monforte d’Alba, ma sono molti i progetti ecologici in cantiere per il futuro.
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