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Cuccioli di cane chiusi in un sacco, la Corte d’appello conferma il risarcimento

Cucciolo Cane
I quattro cuccioli di cane erano stati ritrovati all’interno di due borse di plastica: solo uno, i cui guaiti erano stati sentiti dall’esterno, si era salvato. I fatti risalgono al 2012 e coinvolsero una coppia di allevatori di Ormea (vedi qui). Ammisero di essere stati loro a chiudere i cani nel sacchetto, ma, in loro difesa, dissero che i cuccioli erano già morti nelle ore precedenti. Fu la Forestale, dopo la segnalazione, a individuare la coppia. Ora è arrivata la conclusione dell’iter giudiziario: la Corte di appello di Torino ha confermato le statuizioni civili con la condanna al risarcimento (1.500 euro) a favore della Lida di Carrù Mondovì Ceva e della Leal (la Lega Antivivisezionista). In primo grado, l’allora Tribunale di Mondovì condannò il marito dell’allevatrice per aver ucciso la cucciolata di cani, chiudendoli in un sacchetto ancora vivi. La Lida, rappresentata dagli avvocati Vittorio e Thomas Bassino, si era costituita parte civile: «Una terribile vicenda, – scrive in una nota l’Associazione per i diritti degli animali – ringraziamo chi ha seguito tutta la procedura».
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