Cerca

ultima ora

ultime notizie

OGGI

Hai mai ascoltato la "peggior cantante di tutti i tempi"? L'emozionante storia di Florence

81 anni fa il mondo della musica diceva addio a Florence Foster Jenkins: animatrice culturale newyorchese, appassionata di musica che visse la sua passione per il canto contro tutto e tutti. Stimata dalla buona società, non riuscì mai ad acquisire una tecnica accettabile

Hai mai ascoltato la "peggior cantante di tutti i tempi"? L'emozionante storia di Florence

Di Bain News Service, publisher - Questa image è disponibile presso la Divisione Stampe e Fotografie (Prints and Photographs Division) della Biblioteca del Congresso sotto l'ID digitale ggbain.33928.Q

Sono passati ottantun'anni ieri, il 26 novembre, dalla morte di Florence Foster Jenkins: la sua figura è diventata una piccola leggenda nel campo musicale, resa universalmente nota da un recente film "Florence" diretto da Stephen Frears, con Meryl Streep e Hugh Grant.

C'è una certa poetica ironia nel volerla celebrare in una ricorrenza non tonda (81 anni), per di più un giorno dopo. La sua storia è così unica che è davvero difficile anche solo definirla: è una tragicommedia vera e allo stesso tempo una vicenda che, come poche altre, davvero racconta la forza dei sogni e della passione e la volontà di affermare sè stessi e ciò che si è, a dispetto di tutti e dell'opinione degli altri.

Forse in un mondo come quello di oggi, sempre più polarizzato in opinioni granitiche, diviso unicamente tra bianco e nero, la figura di Jenkins è ancora più preziosa perché dalla sua storia non si può trarre una lezione univoca, ma ci impone una riflessione complessa e sfaccettata e ci mette davanti a una serie di contraddizioni e di dubbi da sciogliere.

Florence Foster Jenkins è stata definita "La peggior cantante lirica di tutti i tempi": la classificò così Stephen Pile nel suo "Book of heroic failures" e così è passata alla storia.

La verità è che Florence era una ricca borghese, un'ereditiera innamorata da sempre della musica ma crudelmente priva di doti, anche per ragioni di salute. Fin da piccola sognava di esibirsi ed intraprese gli studi di pianoforte (arrivò a esibirsi alla Casa Bianca in recital) come brillante studentessa. Dovette però rinunciare al suo sogno, quando il padre le impedì di andare in Europa a proseguire gli studi. Dopo il matrimonio con il primo marito, un medico ben più grande di lei, contrasse la sifilide. In più un infortunio al braccio le impedì di proseguire con il lavoro sul pianoforte. Trasferitasi a New York si diede alle lezioni private e iniziò a coltivare un altro sogno: quello di cantare. Alla morte di suo padre, si trovò poco più che quarantenne con a disposizione una bella rendita e decise di sfruttarla anche per seguire la sua passione. 

Divenne un'importante animatrice culturale della società Newyorchese, occupandosi di musica per diversi circoli sociali. Cominciò così a proporre anche propri recital, dove veniva accompagnata al pianoforte e presentava famose arie, con costumi da lei stessa disegnati e prodotti. Concerti che la resero nota in tutta la città per l'atroce qualità delle sue esibizioni.

Probabilmente anche per via delle sue particolari condizioni di salute, Florence non aveva intonazione, mancava di senso del ritmo, spesso difettava di tecnica vocale, mancava la nota oppure le uscivano suoni sforzati al limite dell'urlo. Tutti elementi che non mancavano mai di scatenare l'ilarità del pubblico che si divideva tra chi la criticava ferocemente e chi invece la blandiva sottilmente per deriderla. 

Lei non solo non si fece toccare dalle critiche, che attribuiva alla gelosia, ma sviluppò una solidissima autostima: era convinta di essere una delle grandi voci del suo tempo. Almeno così diceva, poi nella realtà nessuno dei suoi recital fu davvero "pubblico" ma restavano aperti solo a soci o invitati, segno che forse la consapevolezza della realtà non era estranea alla dilettante, ma che amava troppo cantare e esibirsi di fronte a un pubblico per rinunciarvi.

Sono rimasti diversi dischi che testimoniano le esecuzioni di Florence, è possibile rendersi conto di persona del livello di una sua esibizione. Tuttavia Florence era amata e stimata da tanti personaggi del mondo musicale: tra questi Cole Porter, il compositore Gian Carlo Menotti ed il tenore Enrico Caruso. 

Fu a 76 anni che Florence concluse la sua curiosa carriera e lo fece in grande stile: diede un grande concerto pubblico nell'ottobre del 1944 al Carnegie Hall. I biglietti andarono a ruba e si registrò il tutto esaurito. Il concerto, tuttavia, fu un fiasco, com'era prevedibile. La cantante fu subissata di fischi ed anche le recensioni dei giornali furono crudeli. Ironia del destino, pochi giorni dopo, il 26 novembre 1944, Florence se ne andò per sempre. Un attacco cardiaco l'aveva colpita e lei non riuscì a riprendersi.



Fu lei stessa, con una celebre frase, a scolpire in qualche modo il senso di tutta la sua parabola: «La gente potrà dire che non so cantare – pare abbia detto – ma non può dire che non ho cantato».

La vita di Jenkins è stata tutta consacrata alla musica, cantare era quello che più amava fare al mondo e, radicalmente, visse la sua passione a modo suo, contro tutto e tutti. 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

x