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Fiera del Bue: bollito e trippe a colazione, a Carrù il mattino ha l'oro in bocca

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A Carrù il mattino ha l'oro (rosso) in bocca. E sa di bollito, trippe e Dolcetto. Oggi, giovedì 12 dicembre, rivive ancor prima delle luci dell'alba l'immortale rito della 114ª Fiera del Bue grasso. C'era un tempo in cui gli allevatori e i contadini arrivavano per il grande giorno dopo aver attraversato le Langhe, tra strade battute e mulattiere. Così che, ancora al buio della notte, le osterie aprivan le porte per offrir loro le prelibatezze del posto. La "colazione del contadino" sopravvive e ogni anno riempie i ristoranti carrucesi su più "turni". Basta vedere la coda davanti all'uscio. In piazza Divisione Alpina l'Ente Fiera intanto si occupa di sfornare dalle 8 fino a sera il "Bollito No Stop". Per tutti il vassoietto con il gran bollito misto (testina, magro, lingua e cotechino con purea di patate), toma di langa, crostata e l'immancabile vino. Senza prenotazione, basta mettersi in coda. In contemporanea sotto il ring di piazza Mercato si svolgono le delicate operazioni di scarico degli animali. Alle 11 il via alle premiazioni, per incoronare con le ambite gualdrappe, dipinte a mano, i "re" della Fiera. Fiera del Bue grasso di Carrù, il programma - CLICCA QUI
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