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«Prenotazioni “fittizie” per gonfiare i numeri?», «No procedure corrette»

I direttori di Dipartimento dell'Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo replicano al caso sollevato dalla consigliera AVS Giulia Marro

«Prenotazioni “fittizie” per gonfiare i numeri?», «No procedure corrette»

 Un paziente prenota un esame, con impegnativa del medico. E la risposta che gli arriva è questa: “esame prenotato alle 00:01 di notte - Inserimento in lista d'attesa. La data non è reale, verrà ricontattato”. Ma in che senso? La data è fittizia? «Perché avviene questo? Sono “appuntamenti fantasma” per gonfiare i numeri?». «No, è una procedura corretta per le prenotazioni di radiologia e medicina nucleare» sottolineano in replica i direttori di Dipartimento dell'Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo.

Riavvolgiamo il nastro: la richiesta di chiarimenti arrivava da Giulia Marro, consigliera regionale AVS, durante il question time alla Giunta. Nel testo si denunciava che, presso l’Ospedale Santa Croce e Carle e l’ASL CN1, vengono rilasciati appuntamenti “fittizi” – spesso in orari come la notte – con la promessa di essere richiamati successivamente, anche in caso di esami con priorità B da effettuarsi entro 10 giorni. «Se confermata – scrive Marro nel documento – si tratta di una prassi contraria al diritto alla salute e in violazione delle norme nazionali, che vietano la chiusura delle agende e prevedono la prestazione intramoenia al costo del ticket in caso di mancato rispetto dei tempi». E ancora: «Trovo scandaloso che mentre la Giunta Cirio presenta Cuneo come modello virtuoso, le cittadine e i cittadini debbano accontentarsi di appuntamenti fantasma».

Una denuncia “pesante” a cui i direttori di Dipartimento dell'Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo hanno risposto oggi, giovedì 11 settembre, «per rispetto dell’impegno che tutti gli operatori dell’azienda garantiscono per assicurare un servizio tempestivo e di qualità agli utenti». In sintesi, secondo la spiegazione dei medici, le procedure sono corrette: «Ogni esame radiologico o di medicina nucleare deve essere richiesto e programmato con attenzione e l’assegnazione della data reale di esecuzione della prestazione richiede la validazione da parte dei medici radiologi e nucleari che ne verificano l’appropriatezza e la coerenza con la classe di priorità. Solo dopo questa verifica, il paziente riceve telefonicamente la data definitiva dell’esame. Una procedura che non è un ostacolo all’accesso, ma una garanzia di tutela della salute».

Questo il testo completo della replica: «Ogni esame radiologico o di medicina nucleare deve essere richiesto e programmato con attenzione, poiché non si tratta di semplici “prestazioni sanitarie”, ma di indagini che nella maggior parte dei casi comportano l’esposizione del paziente a radiazioni ionizzanti. Un’esposizione che, se non giustificata da una reale necessità clinica, diventa inutile e dannosa per la salute».

«Per questo motivo, quando arriva una prescrizione la sua presa in carico mediante CUP necessita di una data, per vincolo di sistema, che pertanto non può essere che “provvisoria”. La formalizzazione della richiesta con assegnazione della data reale di esecuzione della prestazione richiede la validazione da parte dei medici radiologi e nucleari che ne verificano l’appropriatezza e la coerenza con la classe di priorità come cogenze derivanti dalla legge (D.Lgs. 101/2020), dalle linee guida nazionali (Manuale Agenas RAO) e da DGR regionali. Solo dopo questa verifica, il paziente riceve telefonicamente la data definitiva dell’esame».

«Tale procedura, oltre a rispettare gli obblighi normativi, porta vantaggi concreti: evita di sottoporre i cittadini a esami non necessari e quindi a radiazioni non giustificate; evita che il cittadino non venga ammesso alla prestazione per vizi formali di richiesta o di preparazione per l’esecuzione della stessa; libera rapidamente gli slot occupati da prescrizioni non corrette, rendendoli disponibili per chi ne ha reale bisogno; migliora l’organizzazione delle agende e delle risorse umane, tecnologiche ed economiche, permettendo di aumentare l’efficienza complessiva del servizio».

«Non è dunque un ostacolo all’accesso, ma una garanzia di tutela della salute: meno radiazioni inutili, più sicurezza per i pazienti e una gestione più efficace delle risorse sanitarie».

«Ovviamente dal momento della presa in carico della prescrizione al momento della esecuzione e alla consegna del referto della prestazione, TUTTO è tracciato informatica mente dai vari programmi utilizzati».

Il testo è firmato dai dottori Alberto Papaleo (Dipartimento Interaziendale dei Servizi), Valerio Del Bono (Dipartimento di Medico e Specialistica), Giuseppe Lauria (Direttore Dipartimento Emergenza e Aree Critiche), Andrea Puppo (Direttore Dipartimento Chirurgico) e Andrea Sannia (Responsabile Area Materno Infantile S. Croce Carle).

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