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17 Agosto 2025 - 13:41
La foto diffusa da "Una zampa per la vita Odv"
È sabato quando i Carabinieri Forestali di Mondovì, insieme all’Asl veterinaria di zona, segnalano un caso per certi versi sconcertante all'organizzazione di volontariato "Una zampa per la vita". Tre gattini neonati, chiusi in un sacchetto di nylon e abbandonati in una zona isolata del comune di Vicoforte.
Bagnati dalla loro stessa urina, troppo piccoli per sopravvivere da soli, i piccoli hanno bisogno urgente di cure. La chiamata arriva all’organizzazione in un momento di sovraccarico e in pieno agosto. Nonostante le difficoltà, la rete di solidarietà si attiva: dopo un giro frenetico di contatti, una volontaria si rende disponibile ad accoglierli.
Il latte in polvere è finito, si corre a comprarlo. In fretta vengono caricati in auto tutto il necessario: biberon, traverse, coperte. I micini, nel frattempo, trasferiti in una scatola dai soccorritori, vengono recuperati e portati in salvo.
L'Associazione "Una zampa per la vita" esprime tutta la propria rabbia in un lungo sfogo sui propri canali social: «Com'è possibile che nel 2025 accadano ancora cose del genere? Perché non si sterilizzano le gatte e, soprattutto, come si può chiudere dei cuccioli in un sacchetto e abbandonarli come immondizia?».
Ora i piccoli sono al sicuro, ma la preoccupazione resta: «E se succedesse di nuovo? Noi siamo pochi, e accudire cuccioli a biberon richiede presenza continua, giorno e notte. Il volontariato non conosce riposi, né festività».
Da qui l’appello: «Chi vuole imparare ad accudire micetti a biberon, può contattarci. La nostra Maria è pronta a insegnare. Forniamo tutto noi: latte, sabbia, traverse, cibo e anche supporto veterinario. Ci servono mani e cuori».
Una storia a lieto fine, ma che lascia l’amaro in bocca. La speranza è che da questo gesto di crudeltà possa nascere una risposta di umanità e sensibilità. I tre micini, intanto, sono stati accolti con amore: «Benvenuti in Zampa, piccolini».
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