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Carcere di Cuneo, agente ferito durante rivolta: detenuto salvato dal suicidio

L’Osapp denuncia: “Istituto fuori controllo, servono misure urgenti del Ministero”

Carcere di Cuneo, agente ferito durante rivolta: detenuto salvato dal suicidio

Foto didascalica creata utilizzando il supporto dell'AI

Giornate ad alta tensione nella casa circondariale di Cuneo, dove negli ultimi giorni si sono verificati episodi di violenza che hanno coinvolto sia detenuti sia personale penitenziario.

Secondo quanto reso noto dall’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (Osapp), un detenuto avrebbe messo a soqquadro la terza sezione Stura, distruggendo arredi, rompendo finestre e sradicando infissi.

A breve distanza, un altro recluso ha colpito un agente lanciandogli addosso un carrello, per poi aggredirlo fisicamente. Il poliziotto ha riportato la frattura di una mano: la prognosi è di circa un mese.

Trasferito in isolamento, lo stesso detenuto ha tentato di togliersi la vita con un lenzuolo. Solo il pronto intervento del personale di sorveglianza ha impedito la tragedia.

Durissimo il commento del segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci: «Il carcere di Cuneo è ormai in balìa di detenuti violenti che mettono quotidianamente a repentaglio la sicurezza degli agenti. Lo Stato non può continuare a voltarsi dall’altra parte. Serve un intervento immediato e strutturale da parte del Ministero della Giustizia e del Dap».

Il sindacato chiede con urgenza l’invio di nuove unità di personale, provvedimenti disciplinari rigorosi e un piano straordinario di sicurezza. «Se necessario – ha aggiunto Beneduci – si valuti anche il ricorso all’Esercito».

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