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Ab Amajou sulla Global Flotilla: «Raffica di attacchi nella notte in acque internazionali»

Il braidese racconta dal vivo: «Vogliono costringerci a fermarci in Grecia. Non lo faremo»

Ab Amajou sulla Global Flotilla: «Raffica di attacchi nella notte in acque internazionali»

Un frame del video postato da Ab Amajou, di Bra e presidente ActionAid Italia

«Tre esplosioni che ho ripreso in soli venti minuti. Attacchi a raffica in acque internazionali». Abderrahmane Amajou, cresciuto a Carrù e trasferitosi poi a Bra, dove ha avviato il suo impegno politico, è sulle barche della Global Sumud Flotilla e posta il video in piena notte.

La sua barca si trova nei pressi di Creta, assieme alle altre. Non ha dubbi sulla responsabilità di ciò che sta succedendo. «Israele ci ha appena attaccati con bombe sganciate da droni. In acque internazionali. Siamo nei pressi di Creta e il loro obiettivo è distruggere alcune barche così siamo costretti tutti ad andare in acque greche per cercare protezione. Se andiamo in Grecia, la missione salta ed è quello che vogliono. Sanno che le autorità greche non ci farebbero più partire. La notte è ancora lunga.Una barca è distrutta e ha chiamato i soccorsi».

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Alcune fonti parlano di decine di barche distrutte dopo il sorvolo di droni. «Sono state colpite le imbarcazioni di Italia, Inghilterra e Polonia. È stato come un attacco ai tre Paesi. È un episodio molto grave, che crea un precedente. Ci auguriamo che la politica intervenga». A dirlo è Maria Elena Delia, portavoce per l'Italia della Global Sumud Flotilla.

Amajou è presidente di Action Aid Italia e si era imbarcato da Catania lo scorso 12 settembre. Dopo giorni di ritardo, i problemi erano arrivati sin da subito. L'incidente in Tunisia, dove altre barche della Global Sumud Flotilla erano state colpite, aveva fatto slittare la partenza. «Avevamo scoperto – ci aveva raccontato Amajou – che i serbatoi di benzina erano stati riforniti d'acqua. Dopo la riunione tra capitani abbiamo poi deciso quale rotta intraprendere». Questo accadeva una settimana prima dell'attacco di questa notte.

Ora Ab Amajou scrive: «Siamo a 70 km da Creta e a 40 km dall'isola di Gavdos. Ma non ci fermeremo. Non ci fermeremo. Quello che subiscono i palestinesi è estremamente brutto. Non voglio immaginare la loro sofferenza».

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