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Il tesoro del boss: sequestrati beni di un uomo ritenuto vicino a esponenti della 'Ndrangheta in Piemonte

Operazione della DIA e dei Carabinieri nell'astigiano

Il tesoro del boss: sequestrai beni della 'Ndrangheta in Piemonte

Lo avevano soprannominato "lo Scarface del Monferrato". La DIA, Direzione investigativa antimafia di Torino, insieme ai carabinieri del comando provinciale di Asti, ha messo ai sigilli a 15 immobili del patrimonio immobiliare di Emanuele Lo Porto, 65 anni, arrestato nel 2023 e tutt'ora in carcere.

La Procura lo accusa di tentato omicidio (avrebbe cercato di uccidere un uomo di origini albanesi, ritenuto dagli inquirenti "un rivale in affari", scampato a un agguato nel 2017), tentata estorsione, rapina. Il procuratore ha chiesto per Lo Porto 29 anni di reclusione 

Il provvedimento di sequestro, disposto su proposta del direttore della Dia, riguarda 15 immobili, compresa una mega villa con campo da padel, due capannoni, terreni e quote societarie e diversi rapporti finanziari per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro, ritenuto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

L'uomo, già coinvolto e condannato in inchieste per usura, estorsione e tentato omicidio, è stato anche sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di permanenza nel Comune di Asti per cinque anni, misura che sarà applicata al termine della pena attualmente in esecuzione. L'operazione rientra nell'attività di coordinamento tra la Direzione distrettuale antimafia, la Dia di Torino e i carabinieri di Asti, mirata a contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata attraverso il sequestro e la confisca dei patrimoni di origine illecita.

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