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A Farigliano, “Figli venuti dal mare”: storie di bambini soli, dolore e speranza

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Luca Luccitelli con Giona Cravanzola e Mattia Clerico

Un folto pubblico interessato, che ha posto anche diverse domande ai relatori, ha partecipato la sera di mercoledì 9 aprile, in Biblioteca a Farigliano, alla presentazione del libro “Figli venuti dal mare, storie di dolore e di speranza di piccoli migranti soli”. In sala, l’autore Luca Luccitelli, capo Ufficio stampa dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, ha dialogato con il giornalista de “L’Unione Monregalese”, Mattia Clerico, e con il responsabile della “Capanna di Betlemme - Don Oreste Benzi” della Mellea di Farigliano, Giona Cravanzola. Luccitelli ha raccontato il suo lavoro di ricerca, che lo ha portato a scrivere le storie di numerosi ragazzi, fuggiti dal loro Paese d’origine e arrivati in Italia, a Reggio Calabria, da soli, dopo viaggi tremendi in mezzo al mare o attraversando il deserto, in mano a criminali senza scrupoli. «Abel è arrivato a 2 anni e mezzo, con la famosa nave “Diciotti” – ha spiegato –. La mamma è annegata durante la traversata ed è sepolta nel cimitero di Armo, assieme a quelli che non ce l'hanno fatta. Lui, come tanti altri bambini e ragazzi venuti dal mare, è stato accolto nella “Casa dell'Annunziata”, a Reggio Calabria, e dopo mesi di ricerche si è potuto ricongiungere con il papà. Altri partono da soli nonostante abbiano 9, 12, 15 anni. Li classifichiamo con una sigla: MSNA, minori stranieri non accompagnati. Ma ognuno di loro ha un volto e una storia. Fuggono da luoghi dove è impossibile restare. Partono nonostante i pericoli, perché la speranza è più forte della paura». Sul delicato tema dei minori stranieri non accompagnati, durante la serata, sono intervenuti anche Gianpiero Macagno, direttore dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Mondovì, e Valerio Lantero e Luca Armando, rispettivamente direttore del Cssm e responsabile dell’Ufficio fenomeni migratori, che hanno offerto nuovi spunti e diverse sfaccettature legate alle molte problematiche annesse. Soddisfatto, in chiusura dell’evento, Giona Cravanzola ha espresso il desiderio che ciò che di buono è stato seminato durante l’incontro possa servire da “rampa di lancio” per una serie di altri incontri e tavoli di lavoro. Gli organizzatori ringraziano di cuore il Comitato Biblioteca di Farigliano, diretto dalla prof.ssa Antonella Ratto, e l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Ivano Airaldi, che hanno messo a disposizione il loro tempo, la professionalità e i locali in cui si è tenuta la serata.
Il pubblico in Biblioteca, durante la presentazione del libro
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