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In memoria dell'indimenticato Don Michele Do, a 20 anni dalla sua morte

Ad Alba un convegno: “Ripensare l’immagine cristiana”

In memoria dell'indimenticato Don Michele Do, a 20 anni dalla sua morte

Don Michele Do - Fraternità Arché

Sabato 8 novembre, presso la Casa di Ospitalità Il Seminario di Alba (piazza Vittorio Veneto, 1 – Sala N. Bussi), si terrà il Convegno in memoria di Don Michele Do, a vent’anni dalla sua scomparsa. L’evento, promosso dall’Associazione Il Campo, vuole offrire un’occasione di riflessione e dialogo su uno dei temi centrali del pensiero del sacerdote e teologo: “Ripensare l’immagine cristiana”.

Il convegno si aprirà alle ore 9.00 con l’accoglienza e i saluti introduttivi di Francesco Occhetto. Alle 9.45, M. Maraviglia interverrà sul tema “Michele Do, un profeta nel cuore del ’900 inquieto”. Dopo una pausa, alle 11.00 Mira Andriolo proporrà letture di testi di don Michele, seguite dall’intervento di G. Ferretti su “Una spiritualità per l’uomo d’oggi. L’attualità di don Michele Do”.

Il pomeriggio riprenderà alle 15 con Sabino Chiala e la relazione “La Chiesa nel solco dell’incarnazione”. Seguiranno nuove letture curate da Mira Andriolo e l’intervento di Marzia Ceschia su “Don Michele Do e l’Eremo di Campello: nel sacramento dell’amicizia”.
Alle 17.30 è prevista una tavola rotonda con testimonianze di amici e collaboratori del sacerdote, mentre le conclusioni sono fissate per le 18.30.

La giornata si chiuderà con un momento musicale alle 21 presso la Chiesa di San Giuseppe ad Alba, con “In amicizia l’anima risuona”, a cura di Andrea e Letizia Neri e Luna Pantalone.

L’evento gode del patrocinio della Città di Alba e del contributo della Fondazione CRC, in collaborazione con la Diocesi di Alba – Ufficio Pastorale della Cultura e il CSV Società Solidale di Cuneo.

Le iscrizioni sono aperte all’indirizzo email apridom.gio@gmail.com
o al numero 339 4513048.

Come scriveva don Michele Do:

“Questo è il compito essenziale di oggi: ritrovare un’immagine cristiana che abbia in sé la seduzione della verità e della bellezza. L’immagine è alle radici, ed è fondamento di ogni vita spirituale.”

Un invito, dunque, a tornare al cuore del messaggio cristiano attraverso il pensiero di un uomo che ha saputo unire profondità spirituale e sensibilità umana.

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