Botta-risposta sugli eventi. Il PD: «Non state esagerando?». Il sindaco: «Non abbiamo paura di crescere»

Che la stagione estiva e autunnale abbiano portato tanti eventi a Mondovì, è un dato di fatto: concerti, festival, conferenze e ospiti culturali, eventi a Breo. Spesso si è discusso sulla portata di questi eventi, sulle implicazioni sulla città, sugli orari, sulla fruizione.

Non si era ancora assistito a un dibattito in senso "quantitativo". Forse perché la lamentela-ritornello in città, e non da ieri, è sempre stato quello di chi sostiene che «a Mondovì non 'è niente da fare»... e non quello di chi dice che «c'è troppo». Ma è questo che è successo ieri sera, 22 dicembre, in Consiglio comunale.

Da tempo il Comune di Mondovì ha operato una scelta economica: puntare sulle sponsorizzazioni private per gli eventi, in modo da utilizzare le risorse pubbliche maggiormente per il settore sociale (assistenza, welfare, famiglie, anziani, disabili...). Durante la discussione sul Bilancio, il consigliere Cesare Morandini ha toccato il tema: «Noto minori investimenti: si è deciso di smettere? C'è chi pensa che, forse, quest'anno si sia un po'... esagerato. E che la città sia un po' "stanca" di questa crescita».

Il sindaco Luca Robaldo: «Io mi chiedo come si possa pensare che in città qualcuno possa dirsi stanco di "fare di più" - è stata la replica -. Noi non abbiamo certamente paura di assumerci la responsabilità di continuare a investire nella crescita: vogliamo provare a fare ancora meglio». L'assessore Terreno: «Non c'è stato taglio fondi. E confermo che vogliamo crescere».