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Cresce il numero di chi rifiuta di donare gli organi. AIDO: «Al rinnovo della carta di identità, dite "SÌ"!»

L'Associazione parla ai sindaci della Granda

Cresce il numero di chi rifiuta di donare gli organi. AIDO: «Al rinnovo della carta di identità, dite "SÌ"!»

AIDO Cuneo, l'Associazione Donatori di organi, si rivolge ai sindaci della Granda: «Forti del protocollo d'intesa siglato dal presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo e dal presidente AIDO Sezione Provinciale di Cuneo Enrico Giraudo - scrivono - al Centro Incontri di Cuneo, anche grazie alla presenza del Coordinamento Regionale Donazioni e Prelievi Piemonte e Valle d'Aosta, sono state spese parole di grande valore umano e sociale, di stimolo a tutti i "primi cittadini" delle tante città del cuneese a lavorare in stretto contatto con i singoli uffici anagrafe quale occasione per sottolineare l'importanza ad aderire, al rinnovo della carta d'identità, al "dono": un atto d'amore di grande peso e valenza sociale e sanitaria».

In Provincia si è vissuto un importante momento d'incontro e confronto di sensibilizzazione ad un gesto anonimo ed altruista a favore dei tanti pazienti in lista d'attesa per un trapianto: «Siamo consapevoli di quanto sia preziosa la firma di ogni cittadino ad un SI alla vita - dicono Robaldo e il dirigente AIDO cuneese Giraudo  - e se è vero che la Provincia all'unanimità ha approvato e siglato con slancio ed enfasi un accordo scritto che porta ad una stretta collaborazione con AIDO Sezione Provinciale di Cuneo, in questa occasione a tutti i sindaci della  "Granda" abbiamo creduto importante amplificare un messaggio prezioso e fondamentale al contesto di welfare sociale. Ad oggi le espressioni di volontà al "dono" raccolte nei singoli Comuni vedono crescere le percentuali di "non favorevoli al dono" e l'azione fatta in simbiosi con l'ente Provincia e con tutti i primi cittadini del cuneese, vuole proprio andare in contrasto, sottolineando la positività e la bellezza di una scelta dall’elevato valore civile, umano e sociale, che non costa nulla, ma che è capace di ridare speranza ad oltre 8.000 pazienti in difficoltà. I numeri e le percentuali portate a conoscenza all'incontro di Cuneo relativamente alle espressioni di volontà al dono di ogni singolo comune, ha voluto mettere a conoscenza tutti i Sindaci di una situazione non pienamente favorevole alla donazione: speriamo che questo possa portare un'azione utile a significare l'importanza di una scelta fatta nei singoli uffici anagrafe con cui da tempo stiamo agendo su aspetti formativi e culturali legati ad un gesto d'utilità sociale e sanitaria».

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