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Monregale, debutto amarognolo: acciuffata a tempo scaduto

Buon esordio casalingo per i ragazzi di Magliano, che meritavano la vittoria, sfumata in extremis

Monregale , debutto amarognolo: acciuffata a tempo scaduto

L'esultanza di Filippo Comino dopo la trasformazione del rigore dell'1-0

Dietro il sipario che si apre solennemente in una domenica limpida, calda e malinconica di fine estate, la Monregale trova tutte le inevitabili incognite di un nuovo inizio. Dopo anni di ascesa inarrestabile, di promozioni inanellate una dietro l'altra, di crescita e consolidamento a livello sportivo e societario, ci sono tante cose da capire per i biancorossoblù: quale sarà il livello medio della categoria superiore in cui timidamente ci si affaccia, di quali valori già si è provvisti e quali altri occorrerà coltivare, se le scelte operate sul mercato potranno rivelarsi adeguate alle nuove esigenze, se si renderà necessario pensare a nuove soluzioni, dove potrà ragionevolmente collocarsi l'asticella della salvezza, e via rimuginando. Ma il debutto con l'Acqui, fortunatamente non una delle varie corazzate extralusso che complicheranno la stagione (cfr. Fossano, Alessandria, Albese), fa emergere, a fianco dei suddetti dubbi, anche le prime confortanti certezze, che si notano tutte, vale a dire: la coesione e la forza del gruppo, l'apporto imprescindibile dei senatori Passerò e Porcaro, la qualità dei giovani già presenti in rosa e di quelli arruolati per rinforzare i ranghi, la serietà della preparazione, il rigore di mister Magliano.


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L'Acqui non fa paura, la Monregale costruisce e punge

Il citato Acqui non fa così, e da subito, troppa paura. C'è giusto una microfase a ridosso del fischio d'inizio, una sensazione appena percettibile e sotterranea che fa apparire gli avversari già padroni della situazione, più pronti a graffiare. Ma è, appunto, un attimo fuggente che praticamente svanisce sullo spavento creato a Bergesio dalla combinazione Atomei-Saviozzi e dal tiro violento del secondo, fuori di qualche palmo. Il resto si srotola sul filo dell'equilibrio ed è anzi la Monregale a proporre un repertorio più convincente, sul piano del gioco e delle invenzioni, così come su quello della chiarezza delle chances capitate nell'area ospite. Sicché quando arrivano i minuti finali ed il rigore di Atomei pareggia quello di Comino che l'aveva di poco preceduto, i rimpianti che ne nascono tutto sono fuorché campati per aria. La Monregale insomma mette sul piatto un insieme di elementi che la fanno preferire ai rivali, al netto di certi particolari da registrare: vedi le prestazioni promettenti, ma ancora piuttosto acerbe, dei suoi uomini più attesi.

Occasionissime di Porcaro e Meti, super parate del portiere alessandrino

La buona vena biancorossoblù si nota specialmente a metà primo tempo, quando quelli di Magliano esercitano sugli alessandrini una pressione rilevante e costante, e gli strappi e le intuizioni di Meti, o certi palloni pennellati da Bongiovanni, sono fonte di speranze e affanni, a seconda di come la si guardi. Arriva soprattutto una colossale doppia occasione, condensata in pochi secondi, che fa saltare dai seggiolini della tribuna, artefici Porcaro e Meti: l'uno calcia forte e angolato dal limite, l'altro raccoglie la grande respinta del portiere e gli dà l'occasione, con una bordata sotto la traversa da posizione laterale, di concedere un immediato, strepitoso bis. Un gradino sotto, quanto a pericolosità, quel che si sviluppa sulla successiva punizione di Giraudo, trasformata da Porcaro in un assist teso a centro area, non sfruttato da Gabriele Di Salvatore.

Doppio rigore nel finale e i rimpianti al 90'

Le sostituzioni che come sempre frammentano l'inizio della ripresa lì per lì regalano ossigeno all'Acqui, risollevandolo da una fase boccheggiante, con la Monregale a spingere e buttare corner nell'area bianconera. Il meglio gli ospiti lo danno sul tiro affilato di Serhienko, che Bergesio dirotta in angolo con unghiata non banale. Comino parte dalla panchina per scelta tecnica, gli concedono la ribalta a metà secondo tempo ed ha subito una mezza opportunità, ispirata da Leo Di Salvatore, prima dei fuochi d'artificio finali, che precedono quelli reali in programma per la serata. Il primo nasce dall’abile tranello teso da Porcaro a El Hlimi, che ci casca ed atterra l’esterno locale. Rigore indiscutibile che Comino trasforma in una fucilata imprendibile. A quel punto non v'è chi non assapori una vittoria tanto legittima quanto benaugurante. Per conservarla, basterebbe sparare qualche palla fuori dallo stadio, o temporeggiare intelligentemente quando è ora. Invece una sfera è fatta transitare pericolosamente in area e il predetto El Hlimi riscatta la frittata di qualche minuto prima trovando lo sgambetto, non macroscopico, di De Pasquale. Altro giro dagli 11 metri e altra esecuzione impeccabile, crudelmente affidata ad Atomei. E il primo giorno nella nuova scuola assume di colpo un sapore amarognolo.

 

 

MONREGALE-ACQUI 1-1

MONREGALE: Bergesio, Mellano, Passerò, Delsanto, Porcaro, Meti, Di Salvatore L. (88’ De Pasquale), Canova (80’ Alfieri), Bongiovanni, Di Salvatore G. (67’ Comino), Giraudo (59’ Ratto). All. Magliano.

ACQUI: Rosti, Badano, Martino, Baretta (87’ Caldaro), Ventre, Contraffatto, Mazzarello 6 (50’ Verdese), Anguiletti (59’ Biglia A.), Atomei, Biglia G. (59’ Serhiienko), Saviozzi (35’ Hlimi). All. Malvicino.

RETI: 84’ rig. Comino (M); 91’ rig. Atomei (A).

ARBITRO: De Santis di Nichelino.

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