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Il capitano trascina il Ceva: che festa

Successo e applausi per la squadra di Suria

Il capitano trascina il Ceva: che festa

Riccardo Passarotto, mvp

Piano piano questo Ceva costruito in poche settimane e in modo artigianale comincia a decollare. Arriva la seconda vittoria stagionale ai danni di un Madonna delle Grazie piuttosto scialbo. È bene dirlo subito: successo meritato di fronte alla solita bella cornice di pubblico. Il popolo cebano, al di là della categoria, non ha abbandonato la sua squadra.
Bisogna mettere sulla bilancia pregi e difetti della categoria: il livello tecnico non sarà sempre esteticamente eccelso, ma la partita è gradevole e non ci si annoia.

Il 3-1 è risultato, come detto, figlio di una prestazione piuttosto solida, al netto di un inizio complicato, quando il Madonna delle Grazie era passato in vantaggio e sembrava in grado di mettere il Ceva all’angolo. Poi, nel giro di pochi minuti, è cambiato tutto e il match è filato via nel modo migliore per i ragazzi di Massimo Suria.

Al “Riera” si sgasa subito dopo venti secondi: incertezza di Hoxha e conclusione pericolosa di Ndiaye (sarà l’unico sussulto della sua partita, a dirla tutta). Poi al 2’ Traore sgancia un missile che Pezzella disinnesca d’istinto, forse senza nemmeno rendersi bene conto del “come”. Al minuto 16 Michelotti salva in uscita, ma sulla successiva palla filtrante di Paolo Giordano per Beraudo la difesa cebana resta apertissima e sorpresissima. Il numero nove ospite si presenta di fronte a Michelotti: tocco facile dritto per dritto nell’angolino e palla in rete. Sembra mettersi male, ma l’Ama Brenta è viva e la rimette in piedi quasi subito. A essere onesti, il calcio di rigore concesso dal direttore di gara per un contatto in area ai danni di Jadama su azione d’angolo sembra abbastanza generoso. Dopo il rigore fallito la settimana precedente, cambia rigorista in casa Ceva. Capitan Passarotto si prende la responsabilità e non sbaglia: 1-1.

Gli ospiti accusano il colpo, si sbilanciano e si distraggono, al minuto 31, su una bella apertura che manda Traore in campo aperto, in piena area di rigore. Gran finta a mandare il difensore al bar ed esecuzione senza esitazione a battere Pezzella. E la rete del 2-1 è cosa fatta. Tutto bello, se non fosse che il numero undici cebano, sul passaggio del compagno, si trovava ben oltre l’ultimo difensore cuneese, in netto fuorigioco. Vabbè, non stiamo a sottilizzare. Il Ceva rischia prima dell’intervallo quando gli ospiti architettano uno schema interessante su calcio d’angolo: la botta di Ndiaye, però, non è precisa. Dopo l’intervallo, si mette subito in proprio Filippo Raciti, la cui conclusione da fuori viene deviata da Pezzella.

Il colpo del capitano

Inizia la girandola dei cambi, ma non cambia l’inerzia del match, decisamente nelle mani dei padroni di casa. Al 63’ è bravissimo Raciti ad andare a scippare palla sulla trequarti offensiva a un giocatore cuneese in disimpegno. Il numero dieci innesca un contropiede micidiale servendo Odasso che, a sua volta, aspetta l’inserimento al bacio di Passarotto. Piattone destro che non fa prigionieri sotto la traversa ed è 3-1. Di fatto, la contesa finisce qui. Il Madonna delle Grazie non ha le forze per tentare la rimonta. Il Ceva potrebbe triplicare ma manca sempre un pizzico di qualità e di precisione al momento decisivo. Poco male. Al triplice fischio è festa in campo e negli spogliatoi. Questa squadra, poco per volta, sembra prendere quota. Aspettiamo con fiducia i prossimi esami.

AMA BRENTA CEVA. Michelotti 6.5, Hoxha 6 (52’ Tarone 6.5), Battaglia 6.5, Kengni 6, Markovic 6.5, Jadama 6.5, Hafdi 6 (80’ Pera sv), Passarotto 7.5, Odasso 6.5 (71’ Bailo sv), Raciti 6.5 (82’ Lamagna), Traore 7 (64’ Lala sv). All. Suria.

MAD. DELLE GRAZIE. Pezzella 6, Giordano A. 5, Bernardi 5.5, Baudino 6., Giordano 6.5, Rovera 6, Boetti 5, Giordano P. 6, Beraudo 6.5, Grosso N. 5.5, Ndiaye 5.5. All. Piola.

RETI. 23’ Beraudo (M), 26’ rig. e 63’ Passarotto (A), 31’ Traore (A).

ARBITRO. Sejfuli di Cuneo 5,5.

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