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15 Dicembre 2025 - 07:00
L'abbraccio dei giocatori del Piazza per "Dudi" Lugliengo, autore del primo gol
Hai bel dire che nel calcio contano il bel gioco, le prestazioni e le prodezze dei singoli, le qualità che in qualche modo emergono anche nelle giornate storte o nei periodi bui. Tutti aspetti importanti e bellissimi, per carità, che tuttavia, se non si accompagnano ai risultati e ai punti sporchi e maledetti da mettere l’uno sull’altro in classifica, rischiano di non valere granché, e di finire anzi dritti nel deposito polveroso delle cose inutili e dimenticabili. E così il Piazza, che ha trascorso una lunga serie di domeniche a tirar la carretta e a produrre buone prestazioni e poco arrosto, uscendo dolorosamente battuta da cinque delle ultime sei puntate, saluta giustamente come una benedizione il ritorno al successo che arriva giusto giusto sotto l’albero. Senza il quale, non che in casa giallorossa sarebbero volati gli stracci, ma – certamente – si sarebbe inaugurata la pausa natalizia con un bel quantitativo di preoccupazioni e di interrogativi aggiuntivi.
Non tutto però capita per caso e senz’altro, parlando di quella ottenuta contro un’Area Calcio a veder così (dati i ranghi ridotti che saltano all’occhio dando uno sguardo alla distinta) non messa benissimo, non si tratta di vittoria fortunosa o casuale. Il Piazza, al contrario, ci ha creduto fortemente ed ha buttato in campo quanto è servito per ritrovare il successo che mancava da una bella fetta di campionato (era, per la precisione, il lontano 26 ottobre: Bisalta-Piazza 1-2), e cioè: massima attenzione difensiva, brillantezza e imprevedibilità nella costruzione delle azioni d’attacco, concentrazione e continuità per tutti i 90’ più recupero, superiorità costante sugli avversari, completa assenza di momenti di panico o di black out.
Ne viene fuori un’esibizione serena e disinvolta, arricchita da tanti lati positivi e praticamente senza macchie (ci sarebbe soltanto l’espulsione di Di Fede, per doppia ammonizione, controbilanciata dal “rosso” all’albese Riccardo De Pasquale). La felice domenica della banda giallorossa germoglia in apertura, sulla punizione battuta da Di Fede verso il centro dell’area e spizzata da Lugliengo, quasi da terra, verso il palo più lontano, a beffare il portiere albese Pagliano; è il 19’, e già in precedenza i giallorossi avevano graffiato con una combinazione Lugliengo-Benzo (tiro ravvicinato che il portiere fa schizzare in corner) e con un bel cross di Di Fede ciccato piuttosto clamorosamente da Rossi, scordato dai difensori ospiti in mezzo all’area.
Le uniche spine del primo tempo nascono da un’infilata di Roberto De Pasquale in mezzo a Fenoglio e Giacosa (sfociata nella conclusione che Abellonio spedisce in angolo) e da un brivido sul successivo corner, quando il centrale albese Delsanto si trova con la palla fra i piedi a qualche millimetro dalla linea di porta (e l’arbitro ferma tutto per offside); il resto, come detto, è pacifico controllo del vantaggio, arricchito da svariati preziosismi e da interessanti giocate palle a terra, tipici di chi ha i mezzi tecnici e la mente sgombra necessari per poterli proporre ed imbastire. Poco rileva che quasi nulla di tutto ciò si traduca in qualcosa di più concreto di una vaga insidia per la difesa ospite; importa, piuttosto, che il Piazza trasmetta la netta ed ininterrotta sensazione di avere in mano la partita.
La storia non subisce stravolgimenti o scossoni nemmeno nei minuti successivi all’intervallo, quelli più critici, d’abitudine, per chi ha da congelare un vantaggio. Ci sarebbe, piuttosto, l’immediata occasione per il raddoppio, su suggerimento dell’ispiratissimo Lugliengo, divorata da Muça che incespica al momento della conclusione. Il tentativo di rimonta dell’Area Calcio sta tutto in un’incursione di Giglio che si allunga fatalmente la sfera favorendo il recupero di Abellonio, mentre i giallorossi sigillano con cura ogni spiffero ulteriore e, con la bellezza di un’iniziativa sviluppata sulla corsia laterale destra e condita da tocchi di prima e colpi di tacco, arrivano a scrivere la parola fine, in largo anticipo, sulla sceneggiatura della contesa: Giacosa, Muça e Benzo combinano magnificamente fra loro ed è di quest’ultimo l’intuizione che libera Muça per il diagonale rasoterra che batte Pagliano.
Da lì, non che tutto fili liscio, ma insomma: le tribolazioni e le angosce sono altra cosa. Quanto rimane da giocare scivola via in relativa scioltezza; e l’espulsione di Di Fede è più figlia della generosità arbitrale nel distribuire i cartellini gialli che di chissà quale scorrettezza o affanno della squadra locale nel governare la situazione. Sicché, in definitiva, il Piazza si prende tre punti sacrosanti quanto necessari, per “girare” nel mezzo del cammin di questo torneo a più rassicurante distanza dalla zona salvezza; se poi, come dice mister Barberis, il girone di ritorno sarà ugualmente «un inferno», tanto meglio poterlo affrontare con qualche sorriso e tre punti in più.
PIAZZA 2
Casanova, Fenoglio (85’ Pettiti), Hoxha (3’ Prette), Benzo (64’ Calimera), Griseri, Giacosa, Sejfuli (71’ Salomone), Rossi, Lugliengo, Di Fede, Muça (78’ Bertone). All. Barberis.
AREA CALCIO 0
Pagliano, Marino (66’ Martiner), Franchini, Cerrina, Delsanto (73’ Marchiaro), Grigore, De Pasquale E. (51’ Randazzo), Angelov, Rossanino, De Pasquale R., Giglio (85’ Spellecchia). All. Baracco.
RETI. 19’ Lugliengo (P), 63’ Muça (P).
ARBITRO. D’Alto di Nichelino.
ESPULSI. 70’ Di Fede (P), 89’ De Pasquale R. (A).
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