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09 Agosto 2025 - 10:57
Con l’arrivo dell’estate, insieme alle giornate lunghe e soleggiate, torna anche un ospite meno gradito: la zanzara. Questi insetti, oltre a disturbare con il loro fastidioso ronzio e le punture pruriginose, possono trasmettere malattie, soprattutto in alcune aree geografiche.
La prevenzione diventa quindi fondamentale, sia per proteggere la nostra salute, sia per garantire notti tranquille e momenti di relax all’aperto. Ci sono alcune strategie semplici ed efficaci, divulgate dalla Regione Piemonte, per ridurre la presenza delle zanzare, così da poter godere appieno della bella stagione senza il loro indesiderato “accompagnamento”.
Delle circa 3.720 specie di zanzara conosciute al mondo, in Italia ne sono presenti poco più di 60. Di queste, solo una decina sono di reale interesse per i progetti di sorveglianza e controllo delle zanzare per la loro abbondanza e aggressività nei confronti dell'uomo o per la possibile trasmissione di patogeni.
Sotto l'aspetto medico-sanitario, le zanzare sono considerate il raggruppamento di insetti di maggiore importanza, soprattutto per l'ampia diffusione della famiglia, la stretta correlazione di alcune specie con l'uomo e l'emergenza, su scala planetaria, rappresentata da alcune malattie di grande impatto i cui agenti patogeni sono trasmessi proprio da specie appartenenti a questa famiglia. Le principali malattie trasmesse dalle zanzare (arbovirosi) che hanno qualche interesse medico o veterinario nel nostro Paese o per chi viaggia in Paesi considerati a rischio sono: Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, Usutu, Malaria, Febbre gialla e Filariosi del cane e del gatto.
Dato che il 70% circa dei focolai di riproduzione delle zanzare (in particolare della zanzara tigre) è presente su suolo di proprietà privata è indispensabile il "contributo alla lotta" da parte di tutti noi. La prevenzione, intesa come quell'insieme di attività svolte per impedire il formarsi dei focolai di sviluppo larvale, stando ancora più a monte della lotta larvicida, è in grado infatti di garantire i risultati migliori e più duraturi.
La sua maggior efficacia è negli ambienti domestici o comunque di competenza, appunto, dei cittadini: in casa; nell'orto, nel giardino o nel cortile, nei cimiteri o in campagna, dove l’accortezza più importante è quella di evitare ristagni d’acqua, sia quelli nei vasi, nelle gronde, nei tombini, nei recipienti d’acqua piovana o nei pneumatici abbandonati. Gli accorgimenti da adottare sono quelli di cambiare completamente l’acqua una volta la settimana, utilizzare larvicidi specifici dove questo non sia possibile (come ad esempio nei tombini), oppure utilizzare zanzariere o chiusure ermetiche per i contenitori dell’acqua all’aperto.
Per proteggere sé stessi dalle punture delle zanzare ci sono diversi metodi che, nonostante i limiti, sono comunque efficaci in determinate circostanze: le zanzariere da letto, per esempio, sono infatti un ottimo sistema per proteggersi dalla malaria nei paesi tropicali. I repellenti hanno una durata limitata, ma associati a pantaloni e maniche lunghe aiutano a tenere lontano molte specie di zanzare.
Il piano regionale per la lotta alle zanzare e la prevenzione delle arbovirosi, è affidato ad IPLA e prevede un finanziamento annuale è di 2,5 milioni di euro. Per il 2025 hanno aderito 216 comuni e i fondi stanziati risultano in linea con quelli del 2024.
Gli interventi, affidati ad IPLA, previsti dai programmi regionali sono tre:
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