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23 Agosto 2025 - 16:09
Marta Bassino (FOTO FISI)
C’è chi ad agosto sogna spiagge e relax, e chi sceglie il freddo della Terra del Fuoco. Marta Bassino ha imboccato la seconda strada: la campionessa cuneese è partita da Fiumicino verso Ushuaia, in Argentina, per dare ufficialmente il via a un ciclo di lavoro che può cambiare il corso della sua carriera.
Il 2024/25 è stato un inverno amaro, senza podi e con un arretramento pesante nella classifica mondiale di gigante (28° posto nella WCSL). Per una due volte iridata e vincitrice della Coppa del Mondo di gigante nel 2021, non è un bilancio all’altezza delle aspettative. A 29 anni, però, Bassino non ha alcuna intenzione di fermarsi: anzi, sceglie di ripartire da zero, con la determinazione di chi sa che all’orizzonte ci sono i Giochi Olimpici in casa.
Il progetto Ushuaia segna l’inizio di una vera e propria rivoluzione tecnica. Dopo vent’anni di collaborazione con Salomon, Marta ha deciso di passare a HEAD, entrando nella famiglia dei Rebels: un cambiamento epocale che richiede settimane di rodaggio e sensazioni da costruire metro dopo metro di discesa.
Accanto a lei ci sarà un team rinnovato: il coach Thierry Marguerettaz, lo skiman Paolo Bianchetti, il preparatore Luca Scarian e il fisioterapista Darwin Pozzi. Una struttura costruita su misura per permetterle di ritrovare fiducia, fluidità e velocità. «Per Marta è un nuovo inizio – spiegano dal suo staff –. Il mese argentino sarà fondamentale per prendere confidenza con il materiale e fissare basi solide per il resto della stagione».

Dopo il primo giorno di ambientamento, da domenica 24 agosto Marta comincerà a lavorare con continuità sulle piste argentine. Per lei si tratta di oltre un mese di allenamenti: resterà infatti a Ushuaia fino al 27 settembre, quando rientrerà in Italia per rifinire la preparazione in vista del gigante di Soelden (25 ottobre), apertura della Coppa del Mondo.
Nella prima parte Bassino lavorerà individualmente, in un programma cucito addosso alle sue esigenze. Dal 27 agosto la raggiungeranno le compagne Roberta Melesi, Asja Zenere e Ilaria Ghisalberti, con cui condividerà la seconda metà del raduno. In Argentina in questi giorni sono arrivate anche le nazionali svedesi e austriache, segno che Ushuaia resta il punto di riferimento mondiale per gli allenamenti fuori stagione.
L’obiettivo finale è chiaro: arrivare a Cortina 2026 con le carte in regola per giocarsi una medaglia olimpica. Finora, nella sua carriera, Bassino ha conquistato una Coppa del Mondo di specialità, un oro e un bronzo mondiali, ma le manca il podio a cinque cerchi. Il gigante olimpico sarà l’appuntamento della vita: per affrontarlo con pettorali bassi e fiducia alta servirà però una stagione regolare, con piazzamenti costanti sin dalle prime gare.
Non solo gigante: anche il super-G potrebbe riservare sorprese. Marta ha già dimostrato in più occasioni di avere le qualità per competere nelle discipline veloci e il lavoro fisico di queste settimane sarà cruciale per aprire nuovi scenari.
Per i tifosi della provincia di Cuneo, Marta non è solo una campionessa: è un punto di riferimento sportivo e umano. A Borgo San Dalmazzo, dove è nata, la comunità segue ogni sua gara con orgoglio, consapevole che l’atleta porta il nome della Granda sulle piste di tutto il mondo.
Ogni successo, ogni rinascita, è vissuto come una conquista collettiva. E se il 2024 è stato un anno di transizione, il 2025 si apre con la promessa di una nuova avventura: «So che devo ripartire da zero – ha dichiarato di recente – ma non ho paura. Voglio ritrovarmi e giocarmi al meglio la chance di Cortina».
Il cammino non sarà semplice. Dopo un inverno senza squilli, Bassino dovrà scalare una montagna fatta di lavoro quotidiano, sensazioni da ricostruire e risultati da inseguire. Ma la scelta di partire per Ushuaia, lasciandosi alle spalle comodità e distrazioni, dimostra una cosa: la grinta non è mai mancata.
Il 25 ottobre, sulle nevi di Soelden, la risposta arriverà dalla pista. E da lì in avanti ogni gara sarà un passo verso Cortina.
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