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03 Settembre 2025 - 05:11
Lunedì 25 agosto si è concluso, con l’arrivo in piazza San Pietro a Roma, il 38º ciclopellegrinaggio del gruppo “Amore e Vita”, guidato da don Franco Bernelli, parroco di Ceva. I chilometri percorsi sono stati 663, con un dislivello di quasi 5.000 metri. Una conclusione emozionante perché avvenuta in mezzo a centinaia di fedeli e turisti, che si domandavano stupiti e meravigliati chi mai fossero questi quindici ciclisti con maglie multicolori e partiti sei giorni prima da Venezia.
Nella foto da sinistra: Agnese Gambetta, Ambrogio Botto, Aldo Pizzo, Elda Trombetta, Enrico Piovano, Andrea Mozzone, don Franco Bernelli, Gino Mondino, Massimo Cervella, Mariangela Biscia, Mariangela Brizio, Giovanni Grosso, Raffaella Monge, Michele Bruno, Giovanni Gambetta.
Infatti, l’avvio era avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 20 agosto dalla città lagunare, in direzione del delta del Po, con un percorso pianeggiante di 73 km fino a Chioggia. Il secondo giorno la tappa di 120 chilometri fino a Ravenna. Venerdì 22 agosto, festa della Beata Vergine Maria Regina, la giornata è iniziata con la celebrazione della Messa nei pressi della Basilica di Sant Apollinare in Classe. Si è proseguito sul lungo-mare fino a Cattolica, per raggiungere poi, con un’erta salita, il castello di Gradara e poi Urbino.
«La partenza da Urbino – racconta don Franco – è stata abbastanza traumatica; dopo appena 2 chilometri ci siamo trovati davanti ad un “muro” (termine ciclistico) con una pendenza del 16%; per fortuna la salita era breve, ma è stato un primo avvertimento per ricordarci che non avremmo più trovato tratti pianeggianti. In compenso, verdi colline e paesaggi incantevoli dell’Appennino Toscano e Umbro, con soste a Gubbio e Nocera Umbra, prima dell’arrivo a Foligno. Il giorno dopo, la tappa al duomo di Spoleto e quello successivo l’arrivo a Rieti. E siamo all’ultimo giorno: tra continui saliscendi su una pista ciclabile che corre lungo il fiume Tevere, siamo stati infine “abbracciati” dal colonnato di piazza San Pietro».
La giornata “romana” è quindi iniziata con la visita alla Basilica di San Paolo fuori le mura, e la Messa nelle catacombe di San Callisto, quindi la preghiera nella Basilica di S. Giovanni in Laterano e il percorso in ginocchio alla Scala Santa. Il pomeriggio è stato dedicato alla visita della Basilica di S. Maria Maggiore, con una preghiera sulla tomba di Papa Francesco. Mercoledì la chiusura del ciclopellegrinaggio con la partecipazione all’udienza generale con papa Leone XIV.
Giovanni Gambetta, alla sua prima esperienza di ciclopellegrino commenta: «Ci ha uniti una passione comune, quella per la bicicletta, che sembra diventare un tandem a 15 posti. L’età qui è soltanto un numero: si pedala dai 28 anni di mia figlia Agnese agli 82 anni di Luigi, detto Gino, come il famoso Bartali. Non mancano anche i momenti conviviali lungo il percorso, sostenuti da Maurizio alla guida del pullman e da Ada, che ci reidrata e incoraggia ogni volta a proseguire la pedalata. Ringrazio di cuore tutti i compagni di pedali (e non): lo sforzo comune ci ha uniti in un pellegrinaggio sicuramente da ricordare e da raccontare».
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