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Recuperate 292 tonnellate di cibo, distribuite a 5 mila persone in difficoltà

L'esempio del Cuneese: una grande rete di commercianti e Associazioni, per ridurre gli sprechi e aiutare chi ha bisogno

Recuperate 292 tonnellate di cibo, distribuite a 5 mila persone in difficoltà

Cuneo: un esempio virtuoso nella lotta allo spreco alimentare e alla povertà

La provincia di Cuneo continua a distinguersi per il suo impegno contro lo spreco alimentare e la povertà, dimostrando come la sinergia tra cittadini, associazioni e istituzioni locali possa produrre risultati significativi sia in termini di sostenibilità ambientale che di inclusione sociale.

Una rete in continua espansione

Nonostante la presenza di un comparto agroalimentare molto attivo, il territorio cuneese sta affrontando un aumento della povertà legata all’alimentazione, come evidenziato nel Report Caritas 2024. In un contesto nazionale in cui anche lo spreco alimentare è in crescita, Cuneo emerge come esempio positivo grazie alla collaborazione sempre più stretta tra le realtà del terzo settore.

Dal 2021 nel territorio sono stati avviati numerosi progetti per affrontare in modo coordinato queste problematiche. Nel 2024 ha preso il via l’iniziativa “Tutto il resto”, sostenuta dalla Fondazione CRC, che consolida il lavoro delle cinque Caritas diocesane della provincia e delle associazioni Ali Spiegate, Pane al Pane e LVIA. Il progetto mira a potenziare il recupero e la redistribuzione degli alimenti, collaborando con il mondo produttivo locale per generare benefici ambientali e sociali.

Grazie alla collaborazione con supermercati, negozianti e venditori ambulanti, solo nel 2024 sono stati recuperati oltre 292 tonnellate di prodotti alimentari, distribuiti a più di 5.000 persone in difficoltà. L’iniziativa ha un doppio scopo: aiutare chi si trova in condizioni di bisogno e ridurre gli sprechi che gravano sull’ambiente.

Un esempio tangibile dell’efficacia di questo sistema è la raccolta alimentare del 14 giugno 2025, organizzata in 26 supermercati Mercatò. L’evento ha visto il coinvolgimento di centinaia di volontari delle Caritas e di Ali Spiegate, permettendo di raccogliere quasi 16 tonnellate di generi alimentari, rispondendo all’emergente scarsità di beni di prima necessità.

Il ruolo delle istituzioni e l’Atlante del Cibo

Cuneo è la prima città del territorio ad aver istituito un Tavolo cittadino sulle politiche alimentari. Inoltre, nel 2024 è nato l’Atlante del Cibo di Cuneo Metromontana, realizzato con il sostegno della Fondazione CRC, dell’Università di Torino e dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Questo strumento serve a raccogliere e analizzare informazioni sul sistema alimentare locale, orientando le politiche pubbliche verso scelte più sostenibili e inclusive. Anche la città di Bra ha iniziato un percorso simile di coordinamento e partecipazione.

Oltre al recupero del cibo, la rete promuove iniziative per ampliare la catena della solidarietà, rafforzando i legami con le aziende del territorio. È stato infatti diffuso un questionario indirizzato alle imprese ortofrutticole e casearie della provincia, con l’obiettivo di coinvolgere nuovi soggetti nella rete del recupero alimentare. Il questionario è disponibile al seguente link: https://forms.gle/stmtQpy7kvqiiEi4A.

Un modello da seguire

La rete solidale che opera nella provincia di Cuneo rappresenta un modello efficace e replicabile di collaborazione tra soggetti diversi, capace di generare cambiamenti concreti e duraturi. L’esperienza dimostra che costruire un sistema alimentare più equo e sostenibile è possibile, grazie all’impegno congiunto di cittadini, enti pubblici, imprese e associazioni.

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