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Addio alla palazzina dell’Alberghiero: fra pochi giorni sarà demolita

Inagibile dal 2017: verrà abbattuta e ricostruita

palazzina Alberghiero

la palazzina dell'Alberghiero, inagibile dal 2017, verrà abbattuta e ricostruita

Sette anni fa la frana che cambiò tutto per il "Giolitti"

È la “deadline”, dicono gli angloassoni: la data termine. È tempo di salutare la palazzina dell’Alberghiero: giovedì 24 luglio dovrebbero cominciare le operazioni di demolizione. In questi ultimi giorni gli operai hanno smantellato tutti gli interni, portando via quel che si poteva. Verrà abbattuta e ricostruita. Intanto, anche il “Baruffi” è stato cantierato: anche questo verrà demolito, ma solo a gennaio. Ora però si devono fare alcuni lavori.

Otto anni fa, la frana che cambiò tutto

La palazzina con le 20 aule del “Giolitti”, realizzata oltre 30 anni fa, venne pesantemente danneggiata nel 2017. Era un venerdì mattina, 29 dicembre: una frana si staccò esattamente al di sotto dell’edificio scolastico, portandosi via migliaia di metri cubi di terra e un pezzo del piazzale e facendoli piombare sulla palestra sottostante. Attaccata alla palazzina c’era una passerella con una scala di servizio: si ritrovò senza terra stabile sotto le fondamenta e la sera crollò a terra.

Sono passati sette anni e mezzo: il versante della collina è stato consolidato, il piazzale è stato ricostruito, ma la palazzina aule restava inagibile. Lo scorso marzo la Provincia ha deliberato l’abbattimento e ricostruzione: al suo posto verrà costruito un edificio nuovo, più leggero e sicuro.
C’è un dettaglio interessante: il cantiere di demolizione cercherà di “recuperare” quanto più materiale possibile, triturando il cemento per riutilizzarlo.

Il “Baruffi” già sotto cantiere: perché?

La situazione del “Baruffi”, come si sa, è diversa. L’edificio verrà demolito solamente a gennaio, dopo che tutte le classi verranno trasferite nella nuova sede in costruzione alla “Polveriera”. L’operazione “demolizione + costruzione” si aggira attorno ai 13 milioni di euro, finanziati dal PNRR, e anche se è stata molto discussa è ormai in atto. Ma il trasloco dalla sede “vecchia” a quella nuovissima avverrà solamente a inizio 2026: gli studenti cominceranno l’anno scolastico nelle aule di via Tortora e si trasferiranno, presumibilmente, nelle vacanze di natale. L’area di cantiere oggi è stata aperta per i sondaggi preliminari: saggi volti a capire come procedere con la demolizione.

La scorsa settimana sono cominciati anche i primi lavori per il trasferimento di 17 classi dell’Alberghiero nell’attuale sede dei Licei “Vasco-Beccaria-Govone”: le aule della manica del “VBG” confinante col “Giolitti” sono state sgomberate. L’ipotesi è quella di arrivare ad avere ingressi e percorsi completamente indipendenti per i due Istituti, cosa che richiederà anche alcuni lavori sui muri interni. Fra sei-otto mesi, la geografia scolastica di Mondovì avrà iniziato la rivoluzione. In attesa dell’altro grande lavoro: l’abbattimento del Michelotti per costruire la nuova scuola.

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