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30 Luglio 2025 - 10:46
L'altro mercoledì sera circa 120 persone, tra attivisti, cittadini, amministratori e simpatizzanti, hanno preso parte all’assemblea pubblica organizzata presso la tecnostruttura della Pro Loco di Cosseria.
L’incontro è stato promosso dal Coordinamento Valbormida Ligure e Piemontese “No Inceneritore”, composto da realtà ambientaliste e comitati locali, con l’obiettivo di:
ribadire un fermo “no” alla proposta di costruire un inceneritore in Val Bormida
difendere la salute pubblica
salvaguardare un territorio già segnato da decenni di pressione industriale.
Uno dei momenti più significativi della serata è stato il collegamento in diretta con i promotori del movimento “No Inceneritore” di Santa Palomba (Roma), a conferma della dimensione nazionale della mobilitazione.
«A settembre organizzeremo un tavolo tecnico con esperti per approfondire soluzioni alternative e sostenibili alla gestione dei rifiuti» – è stato annunciato durante l’assemblea.
«Siamo molto soddisfatti di questa seconda serata a Cosseria – hanno spiegato dal Coordinamento –.
I valbormidesi vogliono capire, informarsi, sapere cosa possono fare per evitare questo insediamento industriale.
La valle ha potenzialità che non possono essere sacrificate con impianti così impattanti.
Continueremo con incontri in altri Comuni e chiederemo ai sindaci di approvare delibere contrarie, come già avvenuto in diversi territori.
Siamo pronti al confronto costruttivo, ma la nostra posizione resta ferma.»
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Da Medicina Democratica è arrivata una critica diretta:
«Tendone pieno e interventi di alto livello. Gli amministratori hanno motivato bene il loro no.
Ma non possiamo ignorare le contraddizioni di quei rappresentanti istituzionali che, dopo un primo rifiuto, oggi dicono di avere bisogno di “ulteriori informazioni”.
Su cosa avevano basato, allora, il loro primo no?».
Il sindaco di Cosseria, Roberto Molinaro, ha chiuso la serata sottolineando l’importanza del dialogo, pur ribadendo la contrarietà dell’Amministrazione comunale al progetto:
«L’assemblea è andata molto bene, considerando il periodo estivo e le dimensioni del nostro Comune.
I cittadini volevano un momento pubblico per informarsi e confrontarsi.
Questa iniziativa non è in contrasto con il tavolo tecnico provinciale, ma nasce dalla richiesta di chiarezza da parte della popolazione.
Il Comune di Cosseria ha già espresso la sua contrarietà all’impianto: la Val Bormida non produce una quantità di rifiuti tale da giustificarne la costruzione.
Un inceneritore andrebbe contro lo sviluppo sostenibile che immaginiamo per il nostro territorio: vogliamo attrarre piccole e medie imprese, ma soprattutto puntare sul turismo e sui servizi essenziali come sanità e istruzione.
Il ciclo dei rifiuti va ripensato in ottica più sostenibile e ambientale.
Il nostro compito non si esaurisce con le elezioni: dobbiamo ascoltare i cittadini per tutta la durata del mandato. È questo il vero senso del nostro ruolo».
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