Vigilia di Ferragosto con Francesco Baccini

Sotto questo sole, e per la precisione quello della vigilia di Ferragosto, a Mondovì c'è... Francesco Baccini. Ospite di punta, giovedì 14 agosto, alla Mostra dell'Artigianato Artistico 2025, che va in scena dal 13 al 17 agosto. La Mostra, organizzata dall'associazione "La Funicolare" in sinergia con il Comune di Mondovì, conta sul supporto della Fondazione CRC e della Fondazione CRT, oltre a ricevere i contributi significativi della Camera di Commercio di Cuneo e Confartigianato Cuneo. Un ruolo fondamentale è stato svolto dai preziosi volontari, che hanno saputo trasformare la manifestazione in un evento collettivo, vivido e condiviso dall'intera comunità.

Artigiani e botteghe, da via Vico al Belvedere

L’edizione 2025, la cinquantasettesima, vedrà protagonisti oltre cento artigiani e artisti distribuiti lungo il suggestivo percorso ad anello che attraversa il centro storico del quartiere alto di Mondovì: da Piazza Maggiore a via Gallo, passando per la salita al Belvedere, i giardini panoramici e via Vitozzi, senza dimenticare le botteghe e i locali espositivi lungo via Vico, porta d’ingresso della manifestazione.

I concerti: Baccini e... non solo

Ma la Mostra è molto più di una fiera. È un festival diffuso, un evento totalizzante che fonde arte visiva, spettacolo dal vivo, musica, teatro e movimento. Ogni giorno, ogni sera, un invito a lasciarsi sorprendere. In Piazza Maggiore, il grande palco ospiterà artisti capaci di parlare linguaggi diversi: mercoledì 13 agosto i clown della compagnia Cie Bruboc porteranno in scena l’ironia tenera e surreale di Woow!, mentre il giorno dopo, giovedì 14, la voce inconfondibile di Francesco Baccini colorerà di poesia e ironia la notte di Ferragosto.

Baccini non ha certo bisogno di presentazioni: fin dagli anni Ottanta si afferma come una delle voci più originali del cantautorato italiano, grazie a uno stile che mescola ironia, impegno sociale e una grande versatilità musicale. Dopo un passato da musicista classico e appassionato di rock progressivo, debutta nel 1989 con l'album Cartoons, che include il singolo di successo "Figli di un do minore". Ma è nel 1990 che esplode con Il pianoforte non è il mio forte, trainato dalla celebre Le donne di Modena, brano ironico e orecchiabile che lo consacra al grande pubblico. La sua carriera è segnata da continui cambiamenti di registro, passando dalla satira sociale (Qua qua quando, Ho voglia di innamorarmi) alla riflessione personale (Sotto questo sole, cantata con i Ladri di Biciclette, che vince il Festivalbar nel 1990). Sul palco con lui il chitarrista Michele Cusato, che da anni collabora con Baccini come chitarrista, arrangiatore e direttore musicale. Ha al suo attivo una serie di collaborazioni internazionali di primissimo livello nel mondo del rock e del progressive, da Ian Paice e Roger Glover dei Deep Purple (tour nel 2004), a Toto, Journey, Extreme e Mr. Big. Ha aperto i concerti di grandi nomi del jazz e della fusion come Scott Henderson e Peter Erskine.

Il 15 agosto sarà un inno alla leggerezza e alla vitalità con la compagnia Ditta Poletti, che ci condurrà in un gioco scenico fatto di sguardi, sospiri e piccoli duelli comici, prima di lasciare spazio alla voce potente di Nerone, protagonista della scena rap italiana, pronto ad accendere la piazza con l’energia della sua musica. (il suo concerto avrebbe dovuto chiudere l'evento Contest Y, ma è stato annullato per maltempo). Sabato 16, Mondovì danzerà al ritmo travolgente dei Balcani con la Lidiya Koycheva & Balkan Orkestra, un vortice di strumenti, voci e sorrisi che inviterà tutti a ballare sotto le stelle. E mentre nel Museo della Ceramica andrà in scena l’esperienza multisensoriale di Noe Canta, con Noemi Bottasso a raccontare i quattro elementi della ceramica intrecciati con i rituali andini dell’Ecuador, i Giardini del Belvedere offriranno una pausa sognante con i suoni e i colori dell’Oriental Show. La chiusura, domenica 17 agosto, sarà affidata alla delicatezza della musica brasiliana con il trio Tre Mas Onze: melodie vellutate, ritmo dolce, e la sensazione di una fine che è solo l’inizio di un ricordo.

Laboratori e mostre nei locali storici

Intorno, tutto il resto. I laboratori creativi (iscrizioni qui), in cui adulti e bambini potranno sporcarsi le mani e scoprire la bellezza del “fare”. Le visite guidate in notturna, che aprono le porte dei palazzi nobiliari e delle antiche dimore medievali come Palazzo Fauzone. Le escursioni in e-bike per attraversare il paesaggio monregalese da un punto di vista diverso. Le stampe tipografiche realizzate con macchinari dell’Ottocento, la Torre del Belvedere da cui il Cuneese sembra al tempo stesso vasto e vicino.

E poi le mostre. Diciassette esposizioni distribuite tra palazzi, cripte, chiese, portici e locali storici. Un viaggio nell’arte della ceramica, nel vetro, nella grafica, nella pittura, nella poesia d’acqua. Da Breo a Piazza, ogni angolo sarà una tappa, ogni sala una sorpresa. Ci saranno bastoni da passeggio trasformati in opere d’arte, acquerelli che raccontano la città, sculture che interrogano l’anima, fotografie che trattengono la memoria.