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04 Agosto 2025 - 11:17
Un impianto Bess, con i caratteristici container di accumulo energia
Dopo le due richieste per la realizzazione di impianti Bess, pervenute al Comune di Magliano Alpi nei mesi scorsi, ora ne "spunta" una terza. Nell'elenco degli impianti di accumulo energia (tramite un sistema di container) che due aziende vorrebbero realizzare sul Beinale e a fianco all'area dell'ex discoteca, ne va ora inserito uno nuovo, nell'area industriale.
Va specificato che la richiesta "Bess" riguardante l'area dell'ex discoteca potrebbe anche decadere, in seguito al diniego fornito già mesi fa dall’Ufficio tecnico comunale.
Lo scorso 14 luglio, è stata depositata in municipio un'istanza di Pas (Procedura abilitativa semplificata) da parte dell'impresa "Energy Storage due Srl", per la costruzione di un impianto Bess di accumulo potenza per 95,94 Megawatt.
L'Ufficio tecnico comunale ha ora chiesto di essere supportato mediante assistenza legale per il disbrigo della documentazione "in considerazione del fatto che la normativa in merito è di difficile interpretazione e la pratica presenta fattori di estrema complessità", come si legge nella determina pubblicata. L'incarico di supporto è stato affidato allo studio legale prof. Mario Eugenio Comba e associati, di Torino.
Prosegue quindi il "caso Bess" a Magliano, iniziato nei primi mesi di quest'anno, che aveva portato forti dissidi all'interno del gruppo di governo dell'allora sindaco Marco Bailo, fino al decadimento della stessa Amministrazione comunale, per volere della maggior parte dei consiglieri.
Intanto, in paese, resta alto l'interesse: lo scorso mercoledì 9 luglio, in molti avevano partecipato alla serata informativa sul tema, organizzata dall'Associazione "Ecobeinale Odv".
«Magliano ha già “dato” tanto. I Bess li facciano da un’altra parte»
Sala gremita di cittadini e interessati, anche dai paesi vicini, mercoledì 9 luglio, a Magliano Alpi, alla serata promossa dall’Associazione “Ecobeinale Odv” per discutere sul “tema caldo” dei Bess, sistemi di accumulo di energia con batterie, per la realizzazione dei quali, nei mesi scorsi, sono stati depositati due distinti progetti in municipio (riguardanti un prato sempre al Beinale e una porzione dell’area ex discoteca).
Con l’introduzione del presidente di "Ecobeinale" Francesco Corrado e del socio Mauro Rosso “Spillo”, sono intervenuti l’arch. Mattia Galliano (anche lui di “Ecobeinale”), Stefano Barbero, responsabile Settore Sviluppo e Risparmio Energetico di Acda, Azienda cuneese dell'acqua, Giampiero Godio referente di Legambiente e Pro Natura del Vercellese e Francesco Latella, ingegnere termico con specializzazione in tematiche energetiche.
Dopo aver ricordato che il Comune è attualmente commissariato, quindi senza sindaco (in seguito alle dimissioni della maggioranza), in apertura, Mauro Rosso ha ripercorso le varie tappe della vicenda Bess, partendo dal deposito dei due progetti in municipio, leggendo le specifiche degli impianti per cui è stata presentata la richiesta e le diverse delibere di Giunta inerenti e arrivando appunto fino all'evoluzione politica della vicenda.
L'arch. Mattia Galliano ha presentato i tecnici al tavolo, partendo da Giampiero Godio, che vent'anni fa era già stato interpellato da "Ecobeinale" per il caso della centrale termoelettrica: «I Bess sono utili per immagazzinare energie ma devono essere fatti bene - ha spiegato -. Tra le linee guida del Governo si legge che se non sono fatte bene esiste il rischio incendio e quindi esalazioni. Bisognerebbe fare uno studio approfondito sugli impatti ambientali, nonostante questi impianti siano invece esentati. Magari avrebbe più senso realizzare solo l'impianto attaccato al nodo della rete; farne uno anziché due. Devono essere posizionati bene e Magliano è un nodo elettrico. Magliano è anche collegato elettricamente con Entracque, dove c'è una grande centrale di pompaggio. L'alternativa che non ci piace sarebbe il nucleare, che non vogliamo considerare».
Francesco Latella è poi entrato nello specifico degli impianti e del loro impatto sull'ambiente: «Questi impianti non hanno un reale impatto negativo ambientale, sono sistemi chiusi, di stoccaggio, senza emissioni nell'ambiente - ha commentato -. Hanno solo l'impatto visivo. C'è il rischio incendio, come per i distributori di benzina, ad esempio, ma sono sistemi dotati di apparati di sicurezza e di controllo termico, che tengono le batterie a temperatura costante. Il sistema di accumulo permette inoltre di ottimizzare al meglio anche le Comunità energetiche, distribuendo l'energia quando c'è più bisogno. Si riduce il costo dell'energia e la rete garantisce la continuità dell'erogazione anche se ci dovesse essere un blackout».
Barbero ha aggiunto: «Questi progetti hanno obiettivi sovracomunali, incidono in minima parte sulla comunità energetica locale. In fase di contrattazione con le aziende proponenti, una presenza politica importante sarebbe utile sul territorio, cosa che ora manca a Magliano. Sulle compensazioni, per ora non ci sono ancora normative precise a livello regionale sui Bess, il Mase potrebbe legiferare».
Il folto pubblico in sala a Magliano per parlare del "caso Bess"
Nella seconda parte di serata, i presenti hanno posto diversi interrogativi, sollevando perplessità sull'impatto visivo e ambientale, sul consumo di suolo coltivabile (anche in relazione al fotovoltaico a terra), sulla vicinanza alle abitazioni, sulla "natura" delle aziende proponenti e sugli obiettivi attuali e futuri del fornitore di energia nazionale, che incentiva investimenti privati.
«Autostrade che attraversano il territorio, sottostazione di Terna, discarica che ora raddoppia la capacità. La proposta degli anni 2000 per la centrale. Siamo sempre oggetto di proposte di privati per progetti impattanti che hanno poche ricadute sul territorio. Crediamo che Magliano abbia già dato tanto al territorio, in termini ambientali» ha concluso una cittadina presente in sala, tra gli applausi del pubblico.
A margine dell'incontro, l'imprenditore monregalese Michele Bertolino, da anni in prima linea sui temi ambientali che riguardano il territorio, ha commentato con una nota ironica: «Ottima serata di distrazione di massa».
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