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Due coppie, un sogno: vivere di montagna e libertà

I nuovi gestori dei rifugi "Livio Bianco" in Valle Gesso e Becchi Rossi in Valle Stura

Due coppie, un sogno: vivere di montagna e libertà

A sinistra, Lorenzo Cavallo e Ilenia Gola, gestori del "Bianco". A destra, Igor Giurletto e Greta Magnaldi

Due giovani coppie di Chiusa Pesio alcuni mesi fa hanno fatto una scelta di vita, legata al loro amore per la montagna, vista come un luogo ideale per esprimere le loro potenzialità.

Una scelta lavorativa che li impegna durante il periodo primaverile ed estivo nella gestione di due “storici” rifugi delle valli alpine cuneesi.

Lorenzo Cavallo e Ilenia Gola hanno assunto la gestione del rifugio alpino “Livio Bianco” in Valle Gesso nel cuore del Parco Naturale delle Alpi Marittime e  Igor Gurletto e Greta Magnaldi sono subentrati nell’affitto del rifugio “Becchi Rossi”, localizzato in Alta Valle Stura nella borgata alpina di Ferrere, ai margini della strada che risale sino al valico alpino del Colle della Maddalena.

 

RIFUGIO ALPINO “LIVIO BIANCO”

«Il primo approccio nel gestire una struttura di questo tipo è stato positivo, eravamo già abituati e temprati per questo tipo di lavoro alla “Baita delle Meschie”, posta nella frazione Pradeboni di Peveragno, dove siamo stati fino allo scorso anno ridando vita ad una struttura posta in una posizione strategica ai piedi della salita verso la Bisalta – dicono i gestori del Rifugio “Livio Bianco” Lorenzo Cavallo e Ilenia Gola, con il socio Emanuele Bella –. Le difficoltà più grandi, nel gestire una struttura in alta quota come la nostra, sono dovute al rifornimento degli approvvigionamenti e alla gestione dell'energia che è sempre un problema. Qui l'acqua non manca, l'unico problema è rappresentato della tubazione vecchia che abbiamo già riparato sei volte e la pulizia costante della sorgente, che deve essere mantenuta in modo tale da non avere problemi di pressione e di portata dell'acqua. 

La stagione turistica sta andando bene, anche perché fino a questo momento il meteo è stato positivo. La nostra utenza è rappresentata da amanti della montagna e da coloro che vogliono raggiungere le cime come il Monte Matto, La Rocca della Paur oppure effettuare le traversate da un rifugio all'altro seguendo l'Alta Via dei Re. Abbiamo anche un buon flusso di utenti stranieri soprattutto olandesi, francesi e tedeschi.

I servizi che offriamo sono il ristoro con cucina tipica di montagna dove a pranzo si possono trovare vari tipi di antipasti, gli gnocchi, le polente di vari gusti e i dolci, tutto rigorosamente fatto in casa da noi. Forniamo anche ovviamente la possibilità di pernottare in camerate multiple con letti a castello in grado di ospitare una cinquantina di persone. Nei periodi di chiusura è disponibile un locale invernale con la capienza di quattordici posti letto con coperte e materassi.

E’ importante che gli utenti si adattino alle inevitabili limitazioni di un rifugio alpino di alta quota, raggiungibile per i rifornimenti solo con periodici voli di elicottero; è sicuramento molto utile prenotare ed avvisare tempestivamente di eventuali intolleranze alimentari e diete vegetariane o vegane, che in una struttura come la nostra non sono di così semplice soluzione. I magazzini e gli spazi sono pochi e l'approvvigionamento di verdura e frutta fresca sono molto limitati».

La salita al Rifugio "Livio Bianco", posto ai piedi del Monte matto con vista sul Lago Sottano della Sella, parte dalla Frazione S.Anna di Valdieri e si snoda per 7 chilometri, superando un dislivello di circa 900 metri in 3 ore di cammino.

 

 RIFUGIO “BECCHI ROSSI”

«La scelta di vivere la montagna anche dal punto di vista lavorativo è stata dettata da una voglia di cambiamento, dal volerci mettere in gioco. Ci piacciono le sfide e questa lo è a tutti gli effetti: una gran bella sfida – ci dicono Greta ed Igor –. Si tratta di una prova che deve essere sempre accompagnata da un sorriso. La nostra vittoria più grande è quando la gente dopo essere stata la prima volta da noi tornava, tornava per due parole, per un aperitivo. La cosa più bella è stata conoscere un sacco di persone, alcune che ci sono rimaste nel cuore e che speriamo di rivedere presto, non solo come clienti, ma come amici. Uno di questi è “Bruno”, ex albergatore, che ogni volta che veniva ci spronava a migliorarci dando anche ottimi consigli.

Sicuramente cambiare completamente tipologia di lavoro e stata una difficoltà non indifferente. All’inizio non sapevamo da che parte iniziare e il primo mese è stato sempre insonne per le preoccupazioni e per la voglia di fare che abbiamo. Abbiamo molte idee che ci frullano in testa già per la prossima stagione e pian piano stiamo cercando di concretizzare il tutto ma non sempre ciò che uno pensa è immediatamente realizzabile.

Grazie alle condizioni meteo favorevoli di quest’estate la stagione è andata bene, superando le nostre aspettative. Abbiamo lavorato sia abbastanza con le camere sia con il servizio di pranzo con persone di passaggio che venivano da noi per una gita in giornata. Spesso le persone arrivano senza prenotazione ma vogliamo comunque ricordare che per una gestione migliore è sempre meglio chiamarci prima di salire.

La maggior parte della clientela è straniera (soprattutto per quanto riguarda il pernottamento). Il rifugio è un posto tappa per la GTM, GTA, TOUR DEL TENEBRIS. Stiamo studiando e collaborando anche con altre strutture per creare nuovi percorsi, non solo a piedi ma anche tour in mtb.

Disponiamo di quattro camere: una matrimoniale con bagno privato, e tre camerate: una da quattro, una da sei e una da otto. Le camere sono state tutte interamente ristrutturate e hanno un bagno in comune con una doccia a gettoni per limitare comunque l’utilizzo dell’acqua e sensibilizzare la gente di passaggio. All’interno della camera matrimoniale sono accettati i cani, cosa insolita per i rifugi ma abbiamo visto che è stata molto apprezzata. Le camerate hanno l’obbligo del sacco a pelo/ sacco lenzuolo ma diamo anche la possibilità a chi ne fosse sprovvisto di “prendere il pacchetto con le lenzuola”.

Abbiamo anche cercato di spaziare la nostra cucina con sughi per la polenta vegetariana e vegana che stanno avendo molto successo.

Dal prossimo anno – concludono Greta ed Igor -  attiveremo il servizio navetta e trasporto bagagli per cercare di facilitare i camminatori e promuovere un pò il turismo nella nostra Ferrere, una perla ancora poco conosciuta”.

Il Rifugio Becchi Rossi è raggiungibile in macchina percorrendo la strada dalla Frazione Bersezio (Argentera- Cuneo) per circa 6 km.

Durante il periodo invernale la strada è chiusa ed è consigliabile controllare il bollettino dell’arpa in quanto la strada è soggetta a pericolo valanghe.

 

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