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«Esponiamo pure tutte le bandiere del mondo, ma non sulla facciata del Comune»

Dal balcone del municipio sventola il simbolo della Palestina, la minoranza contesta la scelta del Sindaco

«Esponiamo pure tutte le bandiere del mondo, ma non sulla facciata del Comune»

Dalla scorsa settimana dal balcone più alto del Comune di Garessio sventola la bandiera palestinese. «Un piccolo gesto che vuole spezzare il muro dell’indifferenza - come ha dichiarato il sindaco Luciano Sciandra -. È una goccia nel mare, certo, ma vuole essere un modo per far riflettere tutti i cittadini su ciò che sta accadendo, per mostrare sensibilità verso tutti i bambini e le persone che hanno perso la vita e si trovano sotto i bombardamenti. Non deve essere interpretato come un 'gesto di parte' e so che non troverà tutti d'accordo, né vuole essere una mancanza di rispetto versi altri popoli che soffrono: è un modo per ripudiare tutte le guerre e le crudeltà».

Scelta che però non è piaciuta alla minoranza consigliare che rimarca: «Viviamo un periodo storico di polarizzazione del dibattito, dove su molteplici argomenti si assiste a posizioni estremizzate che a nostro parere non sono in grado di rappresentare in modo adeguato la complessità degli argomenti di volta in volta affrontati. Ogni posizione che viene presa in merito al conflitto Israele-Striscia di Gaza rischia di essere fraintesa o interpretata. Proprio per questo non intendiamo addentrarci nel merito dell'esposizione della bandiera palestinese, ma vogliamo tuttavia esporre alcune nostre valutazioni di fondo».

«Questa azione viene presentata come un'affermazione di pace, come volontà di non rimanere indifferenti, ma vista la complessità del dibattito in essere non può trovare tutti d'accordo. Avremmo quindi trovato più corretto coinvolgere o almeno informare tutta l'amministrazione comunale in merito a questa decisione, cosa che non è stata fatta. Speriamo che almeno tutta la maggioranza fosse informata e favorevole - sottolineano i consiglieri Isaac Carrara, Anna Maria Nasi e Paolo Pavarino -. Se l'intenzione era quella di non rimanere indifferenti, si sarebbe potuto collaborare a qualche iniziativa più concreta o a qualche raccolta fondi. Non troviamo comunque corretto l'uso che è stato fatto del palazzo comunale. Il Comune è una sede istituzionale che dovrebbe avere uno spiccato carattere di "neutralità", che costituisce sacro principio democratico. Usarlo per questo scopo significa far schierare in modo netto la popolazione garessina, favorevole o meno».

«Non per ultimo - concludono dalla minoranza -, questo gesto ha una netta valenza politica e di schieramento di parte, e stona a nostro parere con quello che dovrebbe rappresentare una lista civica come quella del Sindaco Luciano Sciandra. Disapprovare questo gesto significa non comprendere o non riconoscere la gravità della situazione che sta affrontando Gaza? Assolutamente no. Esponiamo pure le bandiere di TUTTE le popolazioni oppresse, occupate, aggredite, ma non sulla facciata del nostro Comune».

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