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Nastro adesivo e lettera anonima: la lamentela sul cantiere alla tettoia. E il sindaco risponde

"Opera inutile, quei soldi usateli per altro". "Non si può. Ed era nel programma elettorale"

Se la polemica si fa attaccando lettere: botta e risposta sui lavori alla tettoia

A fare della facile ironia, si potrebbe dire che questa scena ricorda un po' gli episodi "alla don Camillo e Peppone" di Guareschi. Ma del resto, il Comune aveva affisso attorno all'ala del mercato sotto cantiere un grande pannello con la scritta: "Dicci la tua".

E un monregalese anonimo lo ha preso in parola:

Il caso, si sa, è quello dei lavori all'ala mercatale di piazza Ellero: un cantiere lungo - previsti 11 mesi di durata - che trasformerà la tettoia in salone eventi al coperto. Il costo è di quasi 1 milione di euro coperti dal PNRR.

La lettera del cittadino anonimo (molto  simile a una lettera inviata anche al nostro giornale e pubblicata oggi sulle colonne del settimanale cartaceo) è netta: "L’opinione della popolazione andava chiesta ben prima - scrive, sulla base del progetto e prima di appaltare e iniziare i lavori. Personalmente ritengo che, per una spesa di oltre un milione di euro, sicuramente in città si potevano trovare ben altre priorità (rete idrica e fognaria, viabilità, chiese e altre opere d’arte in completo abbandono da decenni, ecc.). Non vedo poi la necessità di creare un’opera di questo tipo proprio sotto un capannone industriale antico e già restaurato e recuperato, e testimonianza della nostra civiltà industriale dell’inizio del secolo scorso, se non prima, e già perfettamente utilizzabile e fruibile per vari eventi, oltre che godibile dal punto di vista estetico. Creare questa struttura posticcia, che non ha niente a che fare con quella esistente, oltre che inutile, mi sembra veramente brutto. Vedremo poi nel futuro quanto effettivamente questa struttura verrà utilizzata (Eventi? Quali?) oppure se, chiudendola, rimarrà per la maggior parte del tempo inaccessibile e inutilizzata, se non addirittura abbandonata"

Pochi centimetri sotto è arrivata la risposta del sindaco, in carta intestata del Comune. Lo scambio epistolare a distanza, in pubblico, è una modalità di interfaccia... interessante. Inedita, quantomeno di questi tempi, a suo modo anche romantica. In un certo senso, è testimonianza di una necessità di dibattito.

"Caro Anonimo - scrive il primo cittadino - la ringrazio per avere colto lo spirito di trasparenza che contraddistingue l’operato di questa Amministrazione e per aver aperto quello che spero diventi un dibattito costruttivo. Le rispondo per punti nel modo seguente:

1. l’opinione della popolazione è già stata chiesta per ben due volte, dapprima alle elezioni comunali del 2017 e poi a quelle del 2022; questo progetto, infatti, era inserito nel Programma di mandato in entrambe le occasioni.

2. Magari funzionasse così! Le risorse non possono essere spese come con il salvadanaio di casa. I capitoli di bilancio di un Ente pubblico, infatti, prevedono appropriatezza della spesa. Questo intervento, poi, è finanziato con fondi PNRR… insomma, per essere chiari, non posso fare le fogne o mettere a posto le chiese se i soldi mi vengono dati per asfaltare.

3. Sui pannelli che precedono e seguono questo, è ben rappresentata la storia di tutte le ali mercatali (alcune delle quali sono state negli anni abbattute). Rispetto e non contesto questa sua opinione.

4. Non contesto il suo parere, ma evidenzio che l’opera in fase di costruzione è stata condivisa e assentita dalla Soprintendenza.

5. Ecco, questa è la vera sfida e la ringrazio di averle dedicato attenzione. È infatti necessario che l’idea pensata nel 2017 possa funzionare. In tal senso, l’Amministrazione sta individuando il percorso più utile per garantire alla struttura fruibilità e protagonismo nella vita della nostra Comunità. Ogni idea è molto ben accetta"

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