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Un filo di solidarietà: Claudia e il suo gruppo di ricamatrici al lavoro per le persone più fragili

Il gruppo di cucito coordinato da Claudia Cuniberti confeziona manufatti per il Sermig di Torino

Un filo di solidarietà: Claudia e il suo gruppo di ricamatrici al lavoro per le persone più fragili

Servono 25 cappelli al giorno, per i senzatetto di Torino, innumerevoli coperte di lana per tanti neonati e bambini bisognosi. Un appello del Sermig a cui un gruppo di appassionate di cucito e ricamo ha deciso di rispondere.

Il gruppo di ricamo guidato da Claudia Cuniberti è formato da 18 signore, all’incirca, che si trovano presso l’Istituto delle Teresiane a Piazza per condividere la passione per questa nobile arte manuale. A loro si aggiungono tante volontarie e collaboratrici che, in maniera più o meno occasionale, danno il loro contributo alla realizzazione di tanti manufatti per l’Arsenale della pace.

«Ci autotassiamo per l’acquisto dei materiali – spiega Cuniberti – e due o tre volte l’anno portiamo il frutto del nostro lavoro a Torino. Abbiamo cominciato a trovarci dopo la pandemia, le Teresiane ci hanno concesso un salone e ogni lunedì pomeriggio ci incontriamo per lavorare. Volevamo fare qualcosa di positivo, di volontariato. Realizziamo cappelli, scaldacolli, sciarpe per persone senza fissa dimora, poi se c’è un esubero viene inviato in Ucraina e in Georgia per i bisognosi. Molte persone ci stanno dando una mano, anche perché in Italia sono conosciuta per la mia attività di ricamatrice. È davvero incredibile quanta richiesta ci sia, soprattutto di copertine per neonati. È diventata, la nostra, una rete che copre tutta l’Italia. Una delle signore che collaborano con noi ci h messo in contatto con la Caritas pugliese, che ci ha regalato tanta lana. Un’altra signora abruzzese ha voluto comprarci i ferri per lavorare. Insomma è una bella rete di solidarietà».

 

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