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Il Teatro “Marenco” si racconta, 50 anni di emozioni

A Ceva cinquant’anni di palcoscenico, ricordi e applausi, tra emozioni e volti storici

Il Teatro “Marenco” si racconta, 50 anni di emozioni

Foto di Elisabetta Orsi

Lo scorso fine settimana, il Teatro “Carlo Marenco” di Ceva ha celebrato i 50 anni dalla sua ristrutturazione, con un pomeriggio speciale dedicato a storie, persone e comunità.

Un racconto collettivo condotto da Diego Tampalini, presidente della Compagnia “Teatro Marenco”, che ha ripercorso mezzo secolo di teatro vissuto e condiviso, tra ricordi, applausi e volti che ne hanno scritto la storia.

Sul palco anche Max Mao, nei panni di Carlo Marenco, e tanti protagonisti di ieri e di oggi: Aldo Viora, Mario Barra, Manuela Finocchio, Angioletta Giovana, Luca Prato e Manuel Alciati, in un tributo sincero a un luogo che Ceva non ha mai smesso di amare e far vivere.

Il sindaco Fabio Mottinelli, sul palco a celebrare questo importante evento, spiega:

«Un anniversario che segna anche il ritorno della Compagnia “Teatro Marenco” come gestore, in convenzione con il Comune, e una stagione teatrale 2025-2026 quasi sold out, segno di un entusiasmo che continua a crescere».

Il direttore artistico, Aldo Viora:

«È stato un pomeriggio che ci ha riportati indietro nel tempo, ma che, contemporaneamente, ci ha dato tanti spunti per continuare a guardare avanti e fare teatro insieme. Noi sul palco ci siamo divertiti e credo che questa leggerezza e questo divertimento siano arrivati anche al pubblico».

«Si è trattato di un convegno di compleanno simpatico e originale, che ha fatto ridere e commuovere ripercorrendo, con gli attori e i volontari che hanno seguito il “Marenco” per 50 anni, la storia della Filodrammatica e del Teatro “Marenco”», le parole di Manuel Alciati, consigliere comunale con delega al Teatro.

L’assessore alle Manifestazioni, Luca Prato:

«Abbiamo festeggiato il “nostro” Teatro, il luogo dove da 50 anni vanno in scena non solo le trame delle sceneggiature, ma di tutti coloro che hanno qualcosa da raccontare, da condividere con la collettività: musicisti, associazioni benefiche e di volontariato, artisti di ogni tipo hanno usufruito del “Marenco”. Il Teatro è ancora fulcro vivo e vitale della comunità e in questi giorni ne abbiamo avuto la prova anche con la vendita degli abbonamenti, che sono finiti in un batter d’occhio. Davanti a questi numeri, a questo affetto e a questo entusiasmo non possiamo che essere felici e augurare ancora una volta: buon compleanno Teatro “Marenco”».

I festeggiamenti sono iniziati venerdì sera con lo spettacolo “Nel nome del padre” di Luigi Lunari, proposto da “La Corte dei Folli Aps”.

 

 

LE FOTO SONO DI ELISABETTA ORSI

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