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Niente maxi-antenna tra le Langhe: ecco come l'Ufficio tecnico ha fermato l'iter

Intervento dell'arch. Alessandra Corino, che elenca la serie di criticità emerse dal progetto

Niente maxi-antenna tra le Langhe: ecco come l'Ufficio tecnico ha fermato l'iter

Nel riquadro, l'arch. Alessandra Corino

L'Ufficio tecnico comunale di Clavesana, grazie all'intervento della responsabile, l'arch. Alessandra Corino, spiega nei dettagli l'iter che ha portato a bloccare l'installazione di una maxi-antenna per le comunicazioni, alta quasi 30 metri, che sarebbe dovuta sorgere in località Peisina, in posizione particolarmente panoramica, tra le colline delle Langhe.



«L’istanza di installazione di impianto radioelettrico proposta da INWIT S.P.A. e FIBERCOP S.P.A. su terreni di proprietà privata in località Peisina di Clavesana è stata diniegata dall’Ufficio tecnico comunale per una serie di criticità che elenco qui di seguito» spiega l'arch. Corino.

mancanza di verifica – in riferimento al codice delle comunicazioni elettroniche - della possibilità di posizionamento dell’impianto altrove (anche su altro impianto già esistente, anche all’esterno del territorio comunale).

mancata dimostrazione - facendo riferimento al combinato disposto dall’art. 36.21 delle N.T.A. di P.R.G.C. vigente (che inserisce l’area in esame in classe III sottoclasse IIIa2 di pericolosità geomorfologica) e dall’art. 2.4.72 dell’allegato della Deliberazione della Giunta Regionale 24 marzo 2025, n. 8-905, - di adeguata documentazione tecnica che dimostri non solo l’effettiva compatibilità dell’opera con le condizioni di pericolosità del sito ma anche l’impossibilità di localizzarla in sito con minori caratteristiche di pericolosità e rischio.

posizionamento dell’impianto in fascia di rispetto della Sp 59: tale manufatto è stato infatti progettato ad una distanza di soltanto 5 metri (quindi molto inferiore al minimo consentito di 20 metri e dunque all’interno della fascia di rispetto stradale) dalla strada che sale dal Capoluogo verso lo Sbaranzo.

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