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Deposito rifiuti pericolosi, il Comitato del no: «Speravamo in un diniego definitivo»

I rappresentanti del gruppo che si oppone al progetto, dopo la terza Conferenza dei servizi: «Ribadita la piena legittimità del nostro operato. Siamo la voce dei cittadini»

Deposito rifiuti pericolosi, il Comitato del no: «Speravamo in un diniego definitivo»

Una delle serate del "Comitato del no" con la popolazione, qualche mese fa a Clavesana

Presenti come uditori anche alla terza Conferenza dei servizi di ieri, 19 novembre a Cuneo, sulla "questione" deposito rifiuti pericolosi a Clavesana, i referenti del Comitato di cittadini, Associazioni e aziende del territorio, "Clavesana dice no", commentano così la decisione di sospendere il procedimento per ulteriori 7 mesi.

«La riunione si è conclusa con una sospensione del procedimento (per un periodo di 7 mesi) in attesa che si accerti la compatibilità paesaggistica dell’area su cui sorge il progetto. Questo esito non può che vederci soltanto parzialmente soddisfatti perché riteniamo che già molte evidenze, e soprattutto mancanze, non ancora esplicate in oltre due anni dall’inizio dei procedimenti, ci avrebbero fatto sperare in un esito definitivo di diniego.

Rileviamo il parere fortemente negativo da parte del Comune di Clavesana per voce del sindaco e dei suoi tecnici avvalorato dalle osservazioni della Regione Piemonte e della Soprintendenza. Il nostro compito continua ad essere il supporto a una causa importantissima che coinvolge tutto il territorio, il coinvolgimento di tutti coloro che decideranno di dare il loro aiuto e l’accompagnamento attento e solerte del Comune di Clavesana, affinché sia sempre tempestivo e puntuale nelle osservazioni per il bene della collettività e dei valori che vogliamo difendere.

In sede di Conferenza dei servizi è stata altresì ribadita la piena legittimità dell’operato del nostro Comitato. Pur riconoscendo di non avere un ruolo dirimente riguardo a questioni tecniche rivendichiamo il diritto, sempre sino ad ora concesso e esercitato in modi mai sopra le righe, di rappresentare la voce di cittadini, enti e aziende (come previsto dalle normative dei procedimenti di V.I.A., oggi esplicitamente ribadite).

Per puro dovere di cronaca è anche stato contestato il ritardo nell’invio delle nostre osservazioni che portava la data di protocollo del 22 settembre; ci risulterà facile dimostrare come i termini dell’invio, che erano il 19 di settembre, sono stati rispettati (precisamente la conferma di avvenuta consegna da parte della Provincia è giunta alle ore 22:40 del 19/9) e che la protocollazione sia indipendente dal nostro operato. Fedeli al nostro operato non smetteremo di tenere alta l’attenzione in attesa dei prossimi sviluppi di questa vicenda».

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