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26 Novembre 2025 - 06:52
Quest’anno le volontarie del Gruppo Vincenziano di Ceva hanno iniziato un nuovo interessante percorso con gli ospiti dell’Istituto “Derossi”, con i quali da tempo si svolgono momenti di condivisione, preghiera e chiacchierate in amicizia.
«Dopo la pausa forzata del Covid – spiegano le volontarie – l’animatrice dell’Istituto ci ha chiesto di intensificare la nostra presenza, aderendo a “Volontari di emozioni”, progetto di incontro tra ospiti della Rsa e volontari, pensato per creare momenti di condivisione, per intrecciare esperienze e generazioni, con l’obiettivo di promuovere il benessere relazionale e affettivo degli ospiti, valorizzando al contempo il ruolo fondamentale dei volontari come ponti tra la Rsa e la comunità locale».
«Consapevoli che da sole non avremmo potuto sostenere tale impegno – continuano – è sorta spontanea l’idea di creare una rete con altre Associazioni locali con le quali collaboriamo a vario titolo. Si è formato così un gruppetto eterogeneo per età e provenienze diverse, che ha iniziato a portare avanti una serie di incontri con gli anziani, sotto la guida sapiente dell’animatrice che ben conosce le diverse situazioni. E le “emozioni”, scaturite dalle filastrocche, ricordate ed inventate, dalle pagine lette insieme, dai ricordi sugli amori, sugli amici o sui piatti preferiti, non sono mancate. Gli ospiti, ma anche noi volontari, a volte iniziamo l’incontro con lo sguardo magari spento perché ognuno arriva con i propri pesi; ma l’atmosfera che via via si crea ci rianima, il tempo passa troppo in fretta e veramente tutti ci si dà l’appuntamento per la volta successiva, per la gioia di ritrovarci. Così il nostro Gruppo ha ampliato un po’ gli orizzonti del suo agire caritativo, vivendo momenti anche di leggerezza, ma ricchi di contatto umano, con il valore aggiunto della collaborazione concreta in rete con altri volontari, elemento importante anche in vista di altre eventuali iniziative».
L’animatrice Laura Caramello spiega:
«C’è un forte riscontro positivo attorno al progetto condiviso con gli ospiti, che partecipano attivamente portando nel gruppo momenti di allegria, ma anche di nostalgia e riflessione. Un’iniziativa che, settimana dopo settimana, sta costruendo un legame profondo: ci siamo trasformati in una grande famiglia, in cui ognuno si sente libero di raccontarsi. Gli ospiti attendono con entusiasmo ogni nuovo incontro, desiderosi di rivivere emozioni, ascoltare storie e condividere pensieri.
Per me, questa collaborazione ha un valore speciale: i volontari, risorsa preziosissima, portano all’interno della struttura un pezzo di mondo esterno. Con i loro racconti, le loro esperienze e la loro sensibilità, ci arricchiscono, ci rendono partecipi e supportano nella conduzione dell’attività. Sono profondamente grata a ciascuno di loro e mi auguro che questa sinergia possa continuare a lungo, perché insieme stiamo costruendo qualcosa di davvero bello».
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