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Sara, l'artista che plasma le sue opere con la terra dei vigneti delle Langhe

Sedici produttori hanno già consegnato una piccola quantità di suolo dei loro filari, per il progetto "Terroir"

Sara, l'artista che plasma le sue opere con la terra dei vigneti delle Langhe

L'artista Sara Melis raccoglie la terra per le sue opere, in un vigneto delle Langhe

La terra delle Langhe diventa materia viva, nel nuovo capitolo del progetto “Langa Cruda”, firmato dall’artista e designer monregalese Sara Melis, la cui ricerca indaga la relazione diretta tra materia, ambiente e gesto.

Con il nuovo segmento del progetto, intitolato “Terroir”, Melis coinvolge un gruppo selezionato di cantine tra La Morra, Dogliani, Barbaresco e l’Alta Langa, invitate a consegnare piccole quantità di suolo provenienti dai propri vigneti.

Questi frammenti di terra patrimonio UNESCO, diventeranno il nucleo fisico della nuova serie di opere attualmente in produzione. Questa serie nasce dalla costante connessione tra la terra – materia primitiva, originaria, cruda – e il gesto umano.

Plasmare la terra cruda è per l'artista la prima manifestazione dell’atto di volontà creativo, un gesto che trasforma la materia in testimonianza viva del territorio. La terra delle opere è terra di Langa, un suolo inciso da solchi e fenditure, equilibrio tra memorie delle vite e del suolo stesso. La terra non è pigmento né ornamento: è corpo vivo.

Come osserva la storica e critica d’arte Francesca Callipari«Sara Melis non rappresenta il paesaggio: lo lascia emergere. La terra, nelle sue crepe e nei suoi assestamenti, diventa un corpo sensibile che custodisce la memoria del luogo.»

Il progetto rifugge qualsiasi estetizzazione del paesaggio langarolo: non dipinge le colline, ma le mette in presenza. Ancora Callipari sottolinea: «La sua ricerca prosegue l’eredità dell’arte povera, senza replicarla. Qui la materia non è citazione: è processo, trasformazione, un organismo che continua a vivere sulla tela».

L’adesione per le cantine è semplice e concreta: donare una piccola quantità di terra identitaria, che l’artista ritira personalmente. Ad oggi 16 produttori hanno già confermato la partecipazione, a testimonianza di un interesse reale da parte del comparto vitivinicolo al legame con l'arte contemporanea.

La serie completa verrà presentata nel corso del 2026 in una mostra e catalogo dedicati.

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