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"Manzoni a fumetti" presentato alla biblioteca di Dogliani.

L'innovativo testo didattico della Loescher presentato sabato 29 novembre da curatori e autori presso la Biblioteca Civica "Luigi Einaudi", alla presenza di un pubblico interessato, di addetti ai lavori e non solo

"Manzoni a fumetti" presentato alla biblioteca di Dogliani.

Una foto della presentazione

Si è presentato lo scorso sabato 29 novembre, presso la Biblioteca civica "Luigi Einaudi" di Dogliani, il saggio “Manzoni a fumetti” edito nei Quaderni di Ricerca dalla prestigiosa casa editrice Loescher, tra le più importanti italiane per la ricerca didattica.

Il volume è stato presentato davanti a un folto pubblico di addetti ai lavori (e non solo) dai due curatori, Giuseppe Noto (ordinario di Filologia e linguistica romanza presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino) e la carrucese Manuela Roccia (insegnante di scuola primaria e dottoressa di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, e segretaria del GISCEL del Piemonte).

Presenti anche tre docenti coinvolti nel progetto: i docenti di lettere Mariano Somà, dell'ISS Cigna di Mondovì, e Lorenzo Barberis e Alessandro Giordanetto dell'ISS Vallauri di Fossano, che hanno presentato le loro ricerche didattiche confluite nel volume.

Il professor Noto ha aperto l'incontro spiegando come il lavoro nasce dall'incontro tra scuola e università per una riflessione collettiva che ha fatto incontrare realtà diverse. Un lavoro che ha le sue radici nel corso per neoassunti in ruolo in Piemonte negli anni Covid, dove è nato il primo nucleo di una ricerca sulla didattica del fumetto ampliatasi negli anni. Un momento importante di questo lavoro è stato lo studio su "Dante a fumetti", un quaderno di ricerca di Itinera liberamente accessibile qui (Introduzione: Dante e il fumetto | Itinera). Un lavoro che ha visto una naturale seconda tappa in questo studio e che potrà vedere in futuro nuove occasioni di indagine. Il punto centrale del saggio, su cui concordano tutti gli autori, è che il fumetto non va letto come sostitutiva semplificazione dell'approccio diretto ai classici, ma è un fertile spunto per lavorare sulla trasposizione dei classici in un nuovo linguaggio. 

Manuela Roccia amplia questa riflessione, mostrando come lo studio del fumetto risponde ai principi delle Dieci Tesi per l'educazione linguistica democratica (1975) di Tullio De Mauro, che al punto 8 prevedono di partire dal retroterra linguistico e culturale dell'allievo per sviluppare ulteriori competenze. Roccia tiene poi conto delle obiezioni (di Montale e altri) contro le nuove forme di lettura viste come "apensanti", ma rovescia in positivo questa complessità del fumetto: "Il fumetto pare configurarsi, perciò, quale testo intento ad autosabotarsi: non solo non si protegge dall’organo della distrazione (l’immagine), ma ne fa della fusione con esso il principio della propria stessa esistenza. È però qui che il vizio apparente si rovescia in virtù reale. (Pezzano, Roccia, 2024)". 

Roccia ha poi condotto una riflessione sui termini legati al “diavolo” di Manzoni, mostrando come un esame di queste occorrenze linguistiche ci porta a considerazioni fertili sull'opera. L'autrice ha presentato anche il notevole fumetto realizzato da una allieva di Chiara Cannistraro, altra autrice del volume.

Mariano Somà ha poi presentato il suo lavoro sulla trasposizione di classici a fumetti, facendo anch'egli riferimento alle Tesi per l'educazione linguistica democratica, Somà ha mostrato il forte valore inclusivo dell'uso del fumetto, citando concreti casi delle sue classi.

Infine, Lorenzo Barberis e Alessandro Giordanetto hanno presentato il lavoro svolto al Vallauri, a partire dai corsi di aggiornamento per docenti avviati fin dal 2019 per giungere all'esperienza del corso di fumetto rivolta agli allievi partita all'indomani degli "anni Covid" e attiva tutt'ora con una nuova edizione per quest'anno. I due docenti, pur proponendo episodicamente anche lavori di trasposizione, hanno lavorato soprattutto sull'analisi del testo applicata al fumetto, sia su opere amate dagli studenti, sia su grandi adattamenti di classici proposti dai docenti (in particolare, i “Promessi” di Nizzi-Piffarerio, quelli delle parodie Disney, quelli di Toninelli). Il testo di riferimento usato è Scott McCloud, “Capire il fumetto”, ritenuto tuttora il riferimento primario sullo studio della “arte sequenziale”, sviluppato esso stesso come un fumetto.

Nuove presentazioni del volume sono in programma. Il volume è disponibile nelle librerie e sul sito dell’editore (qui).

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