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Addio a Giuseppina: la sua malattia ha interpellato, nelle parole del figlio Nicola

Madre del docente e scrittore Nicola Duberti, era costretta a letto dal 2011 bisognosa di cure continue. Una vicenda che ha ispirato una rubrica e un libro di poesia, che hanno contribuito a far conoscere il dramma dei caregivers

Addio a Giuseppina: la sua malattia ha interpellato, nelle parole del figlio Nicola

Nella notte tra mercoledì 3 dicembre e giovedì 4 dicembre è venuta a mancare una madre: Giuseppina Musso, 88 anni, originaria di Viola, ha concluso un calvario doloroso e difficile, che perdurava da ormai quindici anni.

Nella sua vita Giuseppina è stata molte cose ma come madre la ricordiamo, perché come tale avevano imparato a conoscerla i lettori del Monregalese. Lei era la protagonista indiretta del libro di poesie “Fentanyl 50” e dell’”Alfabeto di sbadanza”, rubrica ospitata sulle nostre colonne, entrambe firmate dal figlio, Nicola Duberti, noto docente, ricercatore, linguista e scrittore monregalese, storico collaboratore della nostra testata.



Giuseppina era gravemente malata dal 2011, bisognosa di assistenza e cure continue, in una condizione che è andata naturalmente peggiorando con il passare del tempo. Nicola aveva così progressivamente dovuto cedere spazio nella propria vita alla necessità di accudirla. Una condizione difficile, comune a tante famiglie che, nel silenzio e spesso nell’indifferenza generale, vivono il pesante fardello di una malattia invalidante che non fa soffrire solo chi ne è colpito ma, come un buco nero, attrae nel buio e nell’oppressione della costrizione anche chi sta intorno, spesso con il senso di colpa di non sapersi rassegnare alla cessione di buona parte della propria esistenza a una situazione che sembra senza via d’uscita, obbligati al logorante spettacolo di un letto di dolore senza confini.



Nicola aveva saputo trasformare questa esperienza in letteratura. Ecco, ancora una volta, perché ricordiamo Giuseppina Musso come una madre: attraverso quelle pagine, quelle parole, Giuseppina ha incarnato, con la sua personale sofferenza, un dolore comune e un dramma universale.

La quotidianità di una donna malata e del figlio che la accudisce è così diventata un sofferto patrimonio interiore a disposizione di tutti, tra medicine e rituali giornalieri, tra le difficoltà logistiche e le complessità di una vita fatta di obblighi e paletti, tra alterne vicende e umori di una convivenza totale e viziata dalla presenza costante e insopprimibile del dolore.

Nicola e Giuseppina, con la loro storia, hanno dato voce a tantissime altre persone che voce non hanno e hanno dato il loro contributo a rendere tutti coloro che li hanno incontrati, anche nella semplice veste di lettori, un po’ meno indifferenti.

Giuseppina Musso lascia Nicola, il fratello Pietro con Giovanna Laganà, i nipoti Sabrina e Marco, Luciana Duberti, le affezionate Rabia, Divina e Dianne. Il rosario sarà recitato venerdì 5 dicembre alle 19 presso la Parrocchiale del Sacro Cuore a Mondovì Altipiano. Il funerale sarà celebrato sabato 6 dicembre alle ore 10.30 nella medesima Parrocchia.

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