50 anni fa con la moglie aveva fondato "Calandri": addio ad un pezzo di storia del Ferrone

«Ci vediamo da Calandri?», «Vai a comprare il giornale da Calandri»… per chi vive al Ferrone (e non solo), l’edicola sotto i portici, nel cuore del quartiere, è sempre stata un punto di riferimento fondamentale. Così come la famiglia che la gestisce. E oggi quella famiglia è in lutto per la scomparsa di Gian Carlo Giuliano che quell’attività l’aveva fondata 50 anni fa insieme alla moglie. Classe 1941, Gian Carlo Giuliano avrebbe compiuto 84 anni tra pochi giorni: lascia la moglie Caterina Calandri e i figli Piergiuseppe e Simona.

«Siamo sempre stati una famiglia di giornalai» raccontava Giuliano in un’intervista a «L’Unione Monregalese» ricordando il banchetto di Gino Balduinotti, zio di Francesca Balduinotti, mamma dello stesso Gian Carlo. «Io ho iniziato aiutando mia zia nelle consegne quando andavo ancora a scuola».

Da quel banchetto arrivò un’edicola, poi un negozio vero e proprio nel 1960. E negli anni ’50 la famiglia gestiva tre edicole a Breo. Nel 1975 Caterina Calandri, la moglie di Gian Carlo Giuliano, apre a suo nome l’edicola del Ferrone, legando indissolubilmente il proprio cognome a questa storia. Per cinque anni, marito e moglie si dividono tra Ferrone e Piandellavalle, prima di concentrarsi sulla nuova avventura, diventando un punto di riferimento per tutto il rione.

Un lavoro stimolante, ma anche duro: «Si lavorava tutto l’anno sette giorni su sette, tolti Natale, Capodanno e Pasquetta. E ogni mattina sveglia alle 6, seguita dal giro di consegne (negozi, bar, commercianti…), a piedi, poi in bicicletta».

Nei primi anni 2000 il testimone passa ufficialmente al figlio «Beppe», che gestisce il negozio insieme alla moglie Elena e alla sorella Simona.

A tutta la famiglia Giuliano le condoglianze anche da "L’Unione Monregalese"