"Sono ancora sul pezzo”: Priolo riconquista la Nazionale e punta a Milano-Cortina

«Sono rientrato alle gare l’anno scorso, con buoni piazzamenti, il problema del nostro sport è che essendoci poche gare e pochi eventi si hanno possibilità risicate di farsi valere. Nel 2024 in Olanda è andata già abbastanza bene, è stato rassicurante per me, perché ho dimostrato di essere ancora “Sul pezzo”, un pochino invecchiato, con un po’ di ruggine da togliere ma ho capito, dopo lo stop, di poter ancora essere della partita e ho deciso di investire su me stesso. Ho partecipato a tutte le gare europee l’anno scorso, non ha quelle in America e mi sono preparato anche con altre squadre, perché noi paralimpici spesso non abbiamo la possibilità di fare la preparazione estiva. Ho cercato insomma di dare di più per cercare di diventare il più competitivo possibile».

Racconta così lo snowboarder paralimpico Paolo Priolo il suo ritorno alle competizioni, dopo un periodo di assenza dovuto a motivi professionali. L'atleta veste i colori dell'Associazione di Prato Nevoso "Discesa Liberi", la cui attività principale è coadiuvare, con i suoi volontari, il diritto allo sport di tanti ragazzi portatori di vari tipi di disabilità, da quelle cognitive a quelle motorie o a carenze sensoriali. Paolo Priolo al suo rientro nel 2024 ha ottenuto il secondo posto nella classifica finale di Coppa Europa, nel 2025 ha ottenuto due medaglie di bronzo nella stessa competizione. In questi giorni è arrivata la convocazione per la squadra A della rappresentativa nazionale di Snowboard Paralimpico. Alle porte di Milano-Cortina 2026. Il prossimo obiettivo è la qualificazione alle Paralimpiadi, nelle due discipline dello Snowboard cross e del Banked slalom Priolo aveva già vestito i colori della nazionale dal 2016 al 2022, con ottimi risultati in coppa del mondo e alle Paraolimpiadi di Pyeongchang 2018. Aveva dovuto lasciare le gare per motivi professionali.

 «Per me la convocazione in Nazionale A è una grandissima soddisfazione sportiva e costituisce anche un po’ di respiro dal punto di vista economico – ci racconta Priolo –. Ci sono meno limiti finanziari ai budget per il sostegno dell'attività sportiva degli atleti ed è più agevole effettuare allenamenti e trasferte, che se no impattano anche sul bilancio dell'atleta.  Inoltre è il posto giusto per allenarsi al top e raggiungere il massimo della forma fisica in vista delle paralimpiadi. È il posto in cui ho bisogno di stare se voglio qualificarmi». Il mondo dello sport paralimpico presenta in molti casi una logistica più complessa e lo snowboard richiede strutture dedicate molto costose per le stazioni. «In altri sport – spiega – ci sono più sponsorizzazioni e si riescono a organizzare più gare e manifestazioni. Il nostro sport richiede piste apposite, con notevoli costi per le stazioni, ci sono costi più alti che vanno affrontati. Qualificarsi è complesso anche perché essendoci poche competizioni ci sono meno occasioni per fare punti e non bisogna sbagliare nulla. Per ora punto tutto sulla qualificazione e non farò la Coppa del mondo».

Un successo, quello di Priolo, che è anche motivo d'orgoglio per l'Associazione "Discesa Liberi", per cui l'atleta astigiano milita. «Io sono solo un testimonial commenta –: “Discesa Liberi” è una grande realtà che vive nella passione e nell’impegno dei suoi volontari. Loro sono davvero fantastici per quello che fanno, io cerco di contribuire come posso con il mio status di atleta, portando in giro il loro nome e facendo conoscere lo stupendo lavoro che fanno, dando modo di sciare a tanti che altrimenti non ne avrebbero alcuna possibilità. Grazie a Discesa Liberi tanti ragazzi e ragazze si divertono, e possono fare sport nonostante tutto»