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15 Dicembre 2025 - 12:19
La visita pastorale del Vescovo di Mondovì nella comunità villanovese giunge agli ultimi appuntamenti. Domenica mons. Egidio Miragoli ha celebrato le messe e i momenti di preghiera nelle Parrocchiali di Santa Caterina e di San Lorenzo, nel cuore del paese. Entrambe le celebrazioni sono state caratterizzate dalla prima funzione nella propria comunità per il nuovo diacono Nicolò Bellino, che ha affiancato il vescovo e il parroco don Giampaolo Laugero sull'altare, oltre al diacono Armando Peirano. A Bellino è andato un omaggio speciale da parte della comunità e degli animatori dell'oratorio. A San Lorenzo ha ricevuto un'icona e un cartellone, con alcune foto del suo percorso di vita a Villanova. «Esprimo il mio ringraziamento alla gioia che la chiesa celebra aggiungo anche la mia. Sento la gioia della comunità da cui provengo, nella chiesa dove sono stato battezzato. Ringrazio tutta la comunità, le persone che mi hanno formato. Ricordo padre Valerio, mio zio che mi ha battezzato, don Antonio e Don Mario che sono stati fondamentali per il mio percorso e che ora sono in paradiso. Ringrazio tutti coloro che mi hanno trasmesso la bellezza di servire il Signore».
Entrambe le celebrazioni hanno visto una buona partecipazione da parte delle comunità parrocchiali. Il vescovo Egidio, nella ricorrenza della terza domenica dell'Avvento, ha incentrato la propria omelia sul tema della gioia. «Questa è la domenica della gioia, che preannuncia il Natale. Anche nei testi e nelle antifone di oggi c'è un invito a gioire.
Chiedo a me e voi: Siamo nella gioia? E se non lo siamo perché? Papa Francesco, nel documento considerato programmatico per il suo pontificato "La gioia del Vangelo" ha evidenziato alcuni passaggi che possono aiutarci a trovare qualche risposta. La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Chi si lascia salvare da lui è liberato dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore e dall'isolamento. Con Gesù Cristo nasce e rinasce la gioia». «Il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce nel cuore comodo e avaro dalla ricerca malata di piacere superficiale». Mons. Miragoli ha poi citato le lettere per l'autoformazione di Romano Guardini, dove è inclusa una riflessione sulla gioia.
«Si dà certamente una gioia su cui non si ha potere, una gioia spontanea che investe o la ridente gioia che trasforma ogni cosa e improvvisamente fa vedere tutto bello. Non possiamo che accettare la sua presenza quando viene e la mancanza quando non c'è. C'è però una gioia in cui è possibile aprirsi una strada. Non proviene dal denaro e dalla vita comoda, viene dalle cose nobili. Da un lavoro intenso, da una parola gentile, dal coraggio nell'opporsi all'errore. Anche questo però non è la vera fonte della gioia, che è nel cuore. Dio stesso è la fonte della vera gioia». Il vescovo ha poi commentato il Vangelo del giorno, che riferisce il momento di dubbio di San Giovanni Battista. Dopo aver annunciato a lungo l'arrivo del Messia, infatti, San Giovanni fatica a riconoscerlo, essendo profondamente diverso da come lo aveva immaginato: Gesù non è fuoco, è misericordia, non incute timore ma accoglie. «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro? Gesù non dà una risposta a Giovanni e non la dà neppure a noi, ci costringe a fidarci di lui.
Riprende la profezia di Isaia, invita a guardare a riconoscere i segni della presenza di Dio. È un'indicazione anche per noi. Da una parte c'è il dubbio ma dall'altra quanti segni della presenza di Dio... Quante persone che avete incontrato hanno ribaltato la loro vita incontrando il Vangelo. Dobbiamo aprire gli occhi e cercare di riconoscere i segni della presenza di Dio. Beato chi accetta la gioia e la fatica di credere».
In entrambe le comunità, Mons. Egidio Miragoli ha tenuto un momento di preghiera nei cimiteri. «Qui sono le vostre radici» ha ricordato, in apertura. Il vescovo ha visitato la cappella che ospita le spoglie delle Suore missionarie della Passione a Villavecchia e quella dedicata ai sacerdoti, nel concentrico.



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