Cerca

ultima ora

ultime notizie

OGGI

«Solidarietà agli agenti feriti ad Alba: ma le Case Lavoro oggi sono incostituzionali»

Sui violenti episodi denunciati da COSAPP interviene Azione Cuneo

«Solidarietà agli agenti feriti ad Alba: ma le Case Lavoro oggi sono incostituzionali»

«Solidarietà agli agenti: ma le Case Lavoro oggi sono incostituzionali». Sui violenti episodi denunciati da COSAPP e avvenuti nel carcere di Alba - LEGGI QUI - interviene Azione Cuneo.

La casa di reclusione aveva chiuso nel 2016, dopo un'epidemia di legionellosi che aveva colpito carcerati e personale di polizia. Oggi i lavori per la completa riapertura sono in corso, ma da metà 2021 la palazzina ex femminile aveva riaperto come "casa lavoro" per 54 internati. I lavori sono ancora in corso, dovrebbero terminare a fine 2025 per il competo ripristino e, si dice, una capienza per 180 detenuti.

Il segretario provinciale di Azione Giacomo Prandi e il coordinatore cittadino di Alba Massimo Giachino: «Esprimiamo la nostra solidarietà e quella di Azione, augurando una pronta guarigione, ai due agenti della Polizia Penitenziaria che sono finiti in ospedale a causa della violenza di un detenuto, tali episodi non possono essere tollerati e per questo la nostra vicinanza ed impegno nelle istituzioni va a tutti gli agenti che ogni giorno lavorano in situazioni sempre più inaccettabili all’interno delle carceri italiane. Rimane centrale però sottolineare, come fatto costantemente da Azione in questi anni, che l’istituto penale delle Case Lavoro, previste dal Codice Rocco nel 1930, quando l’Italia era ancora una monarchia sotto il regime fascista, siano ad oggi totalmente incompatibili con la nostra Costituzione. In uno Stato di diritto non può essere accettabile che persone che hanno scontato la loro pena così come previsto dalla legge, vedano la loro detenzione prorogarsi a causa principalmente delle loro patologie psichiatriche e/o tossicodipendenze, invece di essere inseriti in tutt’altre strutture e percorsi col fine di curarli e reinserirli dove e quando possibile nella società. Per questo continua il nostro impegno per una vera riforma della giustizia che vede superata questa stortura del nostro Paese nell’interesse dei cittadini e di chi nel carcere di lavora e ci vive».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

x