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02 Ottobre 2025 - 09:01
Un fermo immagine tratto dalla diretta streaming mostra attivisti della Flotilla con le mani alzate, nel riquadro Ab Amajou
L'abbordaggio dell'esercito israeliano è avvenuto nella serata di ieri: 21 imbarcazioni su 44 della Global Sumud Flotilla sono state intercettate. La nave Paola 1 della Flotilla, dove si trova a bordo il braidese Ab Amajou, cresciuto a Carrù e presidente ActionAid Italia, risultava invece tra quelle ancora in navigazione, verso nord rispetto a Gaza. Ma è stata probabilmente abbordata nella notte. Questo almeno emerge dal tracker in tempo reale della Flotilla. Amajou ha diffuso alcuni video sui social, fino all'ultimo, sino ad ora, messaggio condiviso, alle 20.30 circa: «Vi vogliamo bene dalla Paola 1. L'umanità ha vinto, grazie a tutti».
Poco prima, alle 18.37 italiane, aveva postato il dialogo con le autorità israeliane, via radio «davanti ad oltre 20 motovedette». Gli attivisti aveva risposto citando il mandato di arresto della corte penale internazionale per il primo ministro Netanyahu: «È un dovere morale per noi continuare a navigare. Una missione solidale per il popolo palestinese, vittima di soprusi e crimini di guerra».
Sono 22 gli italiani che risultano a bordo delle navi intercettate. Su 44 barche della missione, 23 risultano tuttora in navigazione verso la Striscia di Gaza, mentre alcune sembrano aver cambiato rotta puntando verso nord, apparentemente in direzione Cipro.
L'organizzazione ActionAid, presieduta proprio da Ab Amajou è intervenuta con una nota: «In pericolo le vite dei volontari. L'aiuto umanitario è diventato bersaglio di Israele. Chiediamo al Governo di garantire protezione ai civili arrestati»
«Le navi civili - scrivono da Action Aid - cariche di aiuti umanitari sono state bloccate in acque internazionali a poche miglia da Gaza. Tra i partecipanti alla Global Sumud Flotilla c’è anche Abderrahmane Amajou, presidente di ActionAid Italia, che ha deciso di prendere parte all’iniziativa come scelta personale di attivismo, per rompere l’assedio e il blocco imposto da Israele all’accesso via mare alla Striscia di Gaza e portare aiuti alla popolazione palestinese. Non sappiamo se è incolume, possiamo solo essere solidali e vicini alla sua famiglia, ringraziandolo per il coraggio con cui ha scelto di navigare verso Gaza».
Per ActionAid si tratta di un atto vergognoso, ma non potrà bloccare la richiesta collettiva sempre più ampia che da ogni angolo del pianeta sta chiedendo la fine al genocidio della popolazione palestinese. È irresponsabile la decisione delle due fregate della Marina militare italiana di accompagnare la Global Sumud Flotilla in navigazione verso la Palestina fino al limite illegale e illegittimo imposto da Israele, per poi allontanarsi senza dare supporto e difendere l’incolumità e la sicurezza delle persone imbarcate. Chiediamo al Governo italiano di garantire la massima protezione diplomatica e consolare ai cittadini italiani coinvolti e di riportare subito tutti a casa, sani e salvi, in tempi rapidi. La Flotilla ha portato un messaggio di pace e speranza che non può essere cancellato dalle armi».
«I passeggeri di Hamas-Sumud sui loro yacht stanno viaggiando sani e salvi verso Israele, dove inizieranno le procedure di espulsione verso l'Europa. I passeggeri sono sani e salvi e in buona salute». Lo scrive su X il ministero degli Esteri israeliano.
Il ministero ha pubblicato a corredo del post due foto in cui si intravedono degli attivisti sorridenti. In una compare anche Greta Thunberg, che appare visibilmente provata ma in buone condizioni.
La Marina israeliana «sta usando aggressioni attive contro la Global Sumud Flotilla. La nave Florida è stata deliberatamente speronata in mare». Lo ha riferito ieri sera a tarda ora la Global Sumud Flotilla su Telegram. Le barche «Yulara, Meteque e altre sono state prese di mira con idranti. Questi attacchi illegali contro navi umanitarie disarmate costituiscono un crimine di guerra. Tutti i passeggeri a bordo sono illesi», hanno aggiunto gli attivisti.
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