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«Perché la tessera "Piemove" vale solo per i capoluoghi?»

Il "Patto civico per la Granda" vuole chiedere alla Regione di estenderla

«Perché la tessera "Piemove" vale solo per i capoluoghi?»

Uno studente di Mondovì che frequenta l’università a Torino, può salire sul bus gratis. Invece, uno studente che sceglie Mondovì per studiare al “Poli”… paga. La Regione Piemonte ha avviato l'iniziativa Piemove: la tessera "Piemonte viaggia, studia” grazie alla quale oltre 100 mila studenti universitari piemontesi under 26 potranno viaggiare gratis sui trasporti urbani di Torino e di Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli.

Cos'è Piemove?

È un titolo di viaggio che consente agli studenti universitari under 26 di viaggiare gratuitamente sui mezzi del trasporto pubblico locale urbano nei Comuni capoluogo del Piemonte che hanno aderito all’iniziativa: Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Vercelli. Per il Comune di Torino il titolo è valido anche per il servizio suburbano di GTT e il servizio ferroviario tra le stazioni del Comune di Torino, incluso il collegamento con Grugliasco. Tuttavia Mondovì, che è città universitaria con la sede decentrata del "Poli", per ora non è inclusa. Forse la copertura economica non sarebbe stata sufficiente. Vero è che gli studenti universitari del Politecnico monregalese che usano i mezzi, come la funicolare, non sono tanti. per contro, sarebbe stato un bel segnale proprio nella fase in cui il "Poli" di Mondovì - non senza fatica - sta cercando di trovare una sua "identità" per consolidare la sua presenza nel panorama accademico piemontese. 

«perché solo nei capoluoghi? Va esteso!»

I consiglieri del gruppo consiliare Patto Civico per la Granda della Provincia di Cuneo hanno presentato un Ordine del Giorno, che verrà trattato nella prossima seduta consiliare, avente ad oggetto il sostegno all'estensione delle agevolazioni previste dalla misura regionale "Piemove" anche fuori dal capoluogo di provincia.

«La misura Piemove varata dalla Regione Piemonte - commentano i consiglieri Pietro Danna, Vincenzo Pellegrino, Silvano Dovetta ed Ivana Casale - è certamente meritoria poiché rappresenta un'iniziativa concreta a sostegno della mobilità sostenibile e del diritto allo studio: incentivare l'utilizzo del trasporto pubblico, rendendolo gratuito per molti studenti universitari, da un lato è utile per sensibilizzare i giovani riguardo la necessaria riduzione dell'impatto ambientale correlato al trasporto mediante veicoli privati, dall'altro è un aiuto concreto dal punto di vista economico in quanto consente un risparmio sensibile per tante famiglie piemontesi. Tuttavia occorre ricordare che vi sono moltissimi studenti universitari che studiano in provincia, i quali sono tagliati fuori dalla misura Piemove, così come i tanti studenti delle scuole superiori che ogni giorno percorrono molti chilometri per raggiungere le sedi scolastiche disseminate in tutta la Granda. Per questo motivo abbiamo deciso di presentare questo Ordine del Giorno affinché il Presidente Robaldo possa, con l'auspicato sostegno di tutto il Consiglio Provinciale, porre in essere un'interlocuzione con la Regione Piemonte al fine di sensibilizzare la stessa sulla necessità di prevedere analoghe agevolazioni anche per i tanti studenti attualmente non compresi nella misura Piemove, rendendo la stessa più inclusiva e rispondente alle reali necessità del nostro territorio».

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