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27 Novembre 2025 - 12:05
Ve la ricordate la carta del "Monopoly" della "Società dell'acqua potabile"? Costava 15.000 lire ed era, appunto, monopolistica: l'unica del tabellone. Un unico gestore dell'acqua per tutti.
Sta capitando anche in provincia di Cuneo (in questo articolo abbiamo cercato di riassumere cosa sta accadendo in questo processo aziendale e politico. Con le divergenze tra l'azienda Cogesi, che sta diventando l'unico gestore dell'acqua in Granda (anche Mondo Acqua è entrata a farne parte), ed Egea Acque.
Questa mattina il Comune di Mondovì ha emesso una nota stampa in cui annuncia che «Si è appena chiusa l'assemblea dei Soci di Mondo Acqua con la quale anche la società monregalese ha dato il via libera definitivo all'approvazione delle garanzie utili al versamento del valore residuo di Egea, l'unica società privata ancora presente nel Sistema Idrico Integrato provinciale». E il commento dell'assessore Alberto Rabbia è significativo: «Da comprimari ad attori protagonisti, ma che fatica».
Ma che cosa significa tutto questo?
Tutto ruota attorno al fatto che l'azienda pubblica COGESI, che sta diventando l'unico gestore dell'acqua in provincia di Cuneo (e infatti anche Mondoacqua di Mondovì era entrata in COGESI), doveva completare l'ultimo segmento mancante: quello di Egea Acque (oggi proprietà di Iren).
Iren chiedeva il versamento del cosiddetto "valore residuo": lo scorso luglio l'autorità di ambito dell'acqua cuneese, "ATO 4", aveva deliberato il percorso operativo per la liquidazione. Il piano prevede il versamento complessivo di circa 69 milioni di euro, con una prima tranche da 20 milioni già depositata su un conto vincolato, e il completamento con dei passaggi intermedi entro il 30 novembre. Cioè: adesso.
Iren-Egea aveva presentato ricorso per «annullamento previa adozione di misure cautelari» della deliberazione della Conferenza ATO n. 4 chiedendo «di disporre la sospensione dell'efficacia» della delibera con cui ATO4 Cuneese aveva fissato termine del pagamento al 30 novembre. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte si è pronunciato: e ha respinto la richiesta non ritenendo sussistenti i presupposti per l’adozione di tale misura cautelare. «L’esito è stato quello atteso da COGESI, dai suoi soci operativi e da tutto il territorio che la società consortile rappresenta - scrive oggi COGESI -. La nostra società continua a lavorare con la solita serenità per provvedere al pagamento del VR nei tempi previsti e per una gestione della risorsa idrica sempre più efficiente, efficace e trasparente, grazie ai tanti finanziamenti a cui ha saputo accedere ma soprattutto grazie all’alta professionalità dei Soci operativi e alla passione delle donne e degli uomini che quotidianamente operano nei territori di questa grande provincia».
Senza questo passaggio, la liquidazione del valore residuo, si finisce allo stallo. Perché se il percorso non si fosse completato, COGESI avrebbe anche potuto perdere la concessione.
L'assessore Rabbia la riassume così: «Un anno e mezzo fa Mondo Acqua era ritenuta un comprimario nel percorso di questa operazione e rischiava di fare la fine del "brutto anatroccolo"».
La verità è che su questo tema la città di Mondovì ha avuto un dibattito enorme per anni e poi, nel momento della decisione, ha rischiato di finire fuori dai giochi. Perché per anni si è parlato di una rappresentanza divisa in tre zone: quella Cuneese, quella Saluzzese-Fossanese e quella Albese. Nulla sul Monregalese.
Tutto è cambiato quando è stato deciso che Mondo Acqua si sarebbe fusa con CALSO. Grazie a questa fusione, ora il Monregalese può contare su una rappresentanza più solida, un'azienda che peserà più del 10% in COGESI.
Rabbia ricorda che è stato un percorso difficile e faticosi: è quasi eufemistico. «In questi mesi la società è divenuta interamente pubblica, sta contribuendo alla pubblicizzazione del sistema provinciale, ha chiuso il bilancio 2024 con quasi 650 mila euro di utile, nel 2026 estinguerà il debito nei confronti del Comune di Mondovì e sta lavorando con CALSO per dare vita ad un unico gestore per il sistema idrico integrato di Langa e Monregalese. Ad elencare così sembra tutto facile ma le difficoltà non mancano e la fatica neppure. Non parliamo, poi, delle cose ancora da fare: continuare con le manutenzioni, ad esempio, come dimostrato ancora dall'evento di ieri. Voglio esprimere gratitudine per il lavoro svolto dal Consiglio d’amministrazione, dal suo Presidente e da tutti collaboratori. Mondovì ha sempre rivendicato la necessità di una migliore rappresentanza in seno al sistema idrico provinciale ed oggi si può affermare che il nostro territorio ha carte in regola da giocarsi. In molti ricorderanno il periodo delle 'due o tre gambe' cioè di quali territori avessero una sorta di diritto alla maggiore rappresentanza in seno a CoGeSi mentre col versamento del valore residuo ed il consolidamento di COGESI potremo dire di avere garantita una rappresentanza egualitaria, al di là delle quote societarie. Non era scontato e dovremo continuare a lavorare per tutelare questo percorso».
Quale sarà il risvolto economico di tutto questo? Come è stato spiegato da tempo, l'acqua potrebbe diventare più cara: le bollette potrebbero salire. Sarà una conseguenza, ancora non immediata ma quasi inevitabile, della "tariffa unica" che scatterà quando tutti i Comuni della provincia di Cuneo (che fanno parte dell'Ato acqua) avranno la stessa tariffazione.
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