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Anna Aliberti nuova capitana del Puma: cuore ed esperienza, per la rinascita di Mondovì

Sarà la centrale classe '96 a guidare il gruppo verso l'obiettivo promozione. Raccoglie l'eredità pesante di giocatrici top come Bisconti, Biganzoli e Borgogno

Anna Aliberti nuova capitana del Puma: cuore ed esperienza, per la rinascita di Mondovì

Anna Aliberti, la scorsa stagione, con la maglia delle sarde di Palau

C’è un filo invisibile che unisce le generazioni di capitane del Puma Mondovì: un testimone che non è solo simbolo, ma eredità di valori, sudore, passione. Sabato 30 agosto, in un PalaManera caloroso per il “Puma Start”, quel filo è passato nelle mani di Anna Aliberti, centrale cuneese classe 1996, chiamata a guidare la nuova stagione di ripartenza.

Non è una scelta casuale, ma la naturale conseguenza di un percorso fatto di sacrifici, di esperienze maturate in tante realtà di Serie B1 e impreziosite dal traguardo della Serie A2 con Cuneo. Aliberti porta dentro di sé la determinazione di chi conosce bene le sfide difficili, la maturità di chi non si tira indietro davanti alle responsabilità, e soprattutto il fuoco interiore di chi sa trascinare compagne e pubblico.

Con il sorriso di chi ama questo sport e la grinta di chi non accetta compromessi in campo, Anna raccoglie una “fascia pesante”, che prima di lei è stata indossata da nomi indimenticabili per la storia recente del Puma: Chiara Borgogno, Silvia Agostino, Federica Biganzoli, Veronica Bisconti fino ad Arianna Lancini, guida della squadra nell'ultima stagione in Serie A2. Ora tocca a lei, con la fascia al braccio e il cuore in rossoblù.

La stagione che si apre non è una stagione qualunque: questo dovrà essere l’anno del riscatto, della ricostruzione, della voglia di risalire verso la nuova A3. Per farlo servono energia, coesione, ma soprattutto una figura capace di incarnare l’identità della squadra. Anna Aliberti sembra avere già dimostrato, nei primi giorni in palestra, di possedere tutte queste qualità.

Il pubblico del PalaManera l’ha accolta con calore, riconoscendo in lei non solo la nuova capitana, ma anche un simbolo di speranza e appartenenza. Saranno la sua voce, la sua presenza e il suo esempio a dare la direzione. Perché a Mondovì, il viaggio verso il futuro comincia da un cuore che batte forte, da un muro che diventa certezza, da una fascia che non è solo un segno sulla maglia, ma un patto d’amore con tutta la città.

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