Cerca

ultima ora

ultime notizie

OGGI

Immondizia abbandonata, raccolta che non funziona: i sindaci fanno nascere la “polizia dei rifiuti”

ACEM vota per istituire gli ispettori ambientali. Potranno multare i furbetti ma anche monitorare le ditte che fanno la raccolta. Mondovì si astiene

I sindaci vogliono la “polizia dei rifiuti”

Il consorzio ACEM istituisce gli "ispettori ambientali" per aumentare i controlli su chi non rispetta le regole

Sì chiameranno “ispettori ambientali”. Saranno figure formate con un corso specializzato per occuparsi di rifiuti. E saranno a tutti gli effetti “pubblici ufficiali”, con potere di indicare alla Polizia locale di emettere sanzioni verso chi viola le regole della raccolta rifiuti. E questo vale per gli utenti a cui piace "fare i furbi"... ma anche per la ditta che deve raccogliere l’immondizia.

Giro di vite contro chi non rispetta le regole

Il consorzio ACEM ha votato per istituirli. A premere per averli, sono soprattutto i Comuni in cui la stagione turistica porterà migliaia di sacchi di immondizia in più. Il voto non è stato unanime. La decisione è stata presa nell'assemblea di lunedì 4 agosto.

Ma cosa sono questi "ispettori ambientali"? E cosa faranno?

Sono una figura intermedia tra il semplice "incaricato del controllo" e l'agente di Polizia. Il modo più semplice di vederlo, è questo: una sorta di "ausiliario del traffico", ma per i rifiuti.

Avranno poteri di vigilanza, prevenzione, controllo e accertamento. Potranno aprire i sacchi abbandonati  e capire a chi appartengono guardando documenti, bollette, o anche appostarsi per vedere chi abbandona. Potranno anche operare in spazi privati ma accessibili al pubblico, come cortili aperti. E potranno segnalare tutto direttamente alla Polizia locale per intervenire con sanzioni.

Per quel che riguarda le verifiche sulle ditte di raccolta, che non sempre operano come dovrebbere? Gli ispettori potranno annotare gli spostamenti, verificare che gli addetti raccolgano davvero ciò che devono e quando devono. Potrebbero anche seguire i camion. Anche perché su questo tema, come abbiamo raccontato più e più volte, i disservizi sono molti.

Fino a ieri esisteva la possibilità di ricorrere a una figura meno "impattante": l'incaricato di controllo. Questa figura può essere anche interna alla ditta che ha in mano l'appalto per la raccolta: «Uno strumento che è certamente utile... ma non efficace per controllare l'impresa stessa - ha spiegato, in assemblea, la dottoressa Sara Cravero - perché sarebbe il classico caso in cui si chiede al controllore di... controllare sé stesso». Non c'è garanzia. Invece con una figura terza, sotto il controllo dei Comuni, l cose vanno diversamente.

Un "corpo" di ispettori vero e proprio

Gli ispettori ambientali saranno figure alle dipendenze del consorzio ACEM o, più probabilmente, dell'azienda consortile SMA (che non si occupa della raccolta ma della gestione del ciclo e della discarica). Non è detto che sia personale dedicato: ma sarà formato in modo puntuale, assicura ACEM. Altri, come avviene ora per gli "incaricati di controllo", saranno alle dipendenze delle società appaltatrici.

I Comuni avranno in mano l'elenco degli ispettori e potranno richiederne l'intervento a seconda dei casi. Ancora da capire se la ripartizione dei costi seguirà le quote dei Comuni in ACEM (questo è un punto su cui l'assemblea ha discusso un po').

Quando entreranno in funzione? Su questo, la discussione si è fatta lunga. I Comuni ad alto afflusso turistico, come quelli di alta valle (Frabosa Sottana e Soprana, Montaldo, Roburent, Viola) vivono una situazione difficile: il sistema di raccolta viene potenziato in forma "mista" con l'arrivo alta stagione turistica. «Ma ci sono moltissimi problemi - spiegano i sindaci -, che non riusciamo a risolvere. Abbiamo urgente bisogno di questo strumento di controllo».

Verosimilmente, almeno in una prima fase, gli unici ispettori ambientali disponibili saranno quelli della ditta appaltatrice. Quanto ci vorrà? Probabilmente, settimane. Forse un paio di mesi.

Nella votazione spicca però l'astensione del Comune di Mondovì. Il vicesindaco Campora: «Il tema è certamente urgente. Ma vorremmo avere più tempo per valutare questo regolamento, che non è ancor stato visto né dal sindaco né dalla Giunta». Pesa sicuramente il fatto che a Mondovì - Comune in cui entro la fine dell'anno dovrebbe entrare a regime il nuovo appalto, o almeno così si spera - nel corso dei mesi si sono moltiplicate le segnalazioni, da parte dei cittadini, di disservizi nel servizio di raccolta. 

In ogni caso, il punto è stato votato a maggioranza.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

x