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Memorabilia e cimeli del grande ciclismo: la collezione "Ponzo" esposta all'arrivo della Vuelta

I collezionisti chiusani Beppe ed Alessandro espongono alcuni dei loro cimeli al Grand Palais Excelsior a Limone Piemonte, in occasione dell'arrivo della corsa a tappe spagnola

Memorabilia e cimeli del grande ciclismo: la collezione "Ponzo" esposta all'arrivo della Vuelta

Nell'immagine, la sala al Grand Palais Excelsior, a destra il collezionista Alessandro Ponzo

La storia del ciclismo ma soprattutto della bicicletta, con le sue innovazioni tecniche, esposta in una sala. Il Grand Palais Excelsior a Limone Piemonte ospita, in occasione dell'arrivo della Vuelta a Espana domenica 24 agosto, due esposizioni, entrambe con le radici nel monregalese. La prima è dedicata alla storia di Celestino Camilla, il niellese che da garzone divenne ciclista professionista. La seconda è una selezione di cimeli storici della collezione di Alessandro e Beppe Ponzo, di Chiusa di Pesio. Oltre un centinaio di biciclette, oltre a numerosi gadget, maglie, oggettistica varia che testimoniano più di mezzo secolo di storia del ciclismo. A Limone hanno portato alcuni di questi cimeli, compendiando così in una sala le innovazioni degli ultimi decenni. Non mancano le curiosità: ad esempio una bici e una maglia della squadra "Gazzola", squadra ciclistica professionistica monregalese.

«Sono ormai una ventina di anni che coltivo la passione per la bicicletta d'epoca, i miei genitori avevano un negozio di antiquariato quindi in un certo senso sono nato in questo mondo – racconta Alessandro – io poi ho deciso di dedicarmi particolarmente a questo ambito. La collezione in totale conta più di 100 pezzi, ma qui ho portato le biciclette più rappresentative per l'evoluzione e la storia della bici da corsa dai primi del Novecento. Vediamo qui le prime tipologie di cambio, alcuni modelli rappresentativi come il Campagnolo a due leve che aveva Coppi. I cimeli "Gazzola" testimoniano anche il nostro territorio. C'è anche un telaio "Beltramo", azienda di Torino che aveva la particolarità di saldare senza giunture, una "De Rosa", produttrice importante, una Colnago "Mexico", modello con cui Saronni ha vinto il campionato del mondo e una bici di Prudencio Indurain, fratello di Miguel, modello spagnolo che ho portato in onore della "Vuelta"». La collezione di Ponzo tuttavia va oltre l'ambito strettamente agonistico: «Ho tanti tipi di Grazielle, dalla più piccola a quella a tre posti, altri interessanti modelli da passeggio. E poi ci sono diversi reperti particolari, come queste maglie tra cui c'è la maglia da campione del mondo di Baldini nel 1958, una borraccia  del Tour de France del 1948. Nelle vetrine ci sono altri gadget, giochi, fotografie, manifesti... Tutti oggetti che si trovano negli scambi tra i collezionisti, nei mercatini alle aste».

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