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23 Ottobre 2025 - 08:54
Sfondo: Immagine generica. Nei tondi: a sinistra il sindaco Adriano Bertolino, a destra il consigliere di minoranza Gino Brenco
Alla fine i nodi sono venuti al pettine e in Consiglio comunale a Frabosa Sottana è esploso lo scontro verbale, con toni che dall’inizio della legislatura non si erano ancora raggiunti. Al vicesindaco Enrico Martina è scappata anche qualche parola di troppo, a onor del vero, nei confronti del consigliere Gino Brenco, principale bersaglio dello sfogo di Adriano Bertolino e dei suoi consiglieri.
Non è un fulmine a ciel sereno. Le tensioni erano forse rimaste sottotraccia ma erano ben presenti e la pressione era in ascesa da diverso tempo anche se non si era mai manifestata in Consiglio comunale e forse proprio per questo, alla fine, ha raggiunto un livello maggiore di intensità. Il gruppo di “Frabosa Futura” infatti è stato accusato di fare opposizione più sui social e nella messaggistica del paese che nell'assemblea consiliare, utilizzando toni e argomenti ben diversi.
La scintilla che ha scatenato la reazione del gruppo di maggioranza è il voto contrario dei consiglieri di Frabosa Futura alla variazione di bilancio relativa al progetto “Comunità in rilievo” sostenuto dalla Fondazione CRC. Un voto contrario inizialmente non motivato. Su stimolo dell’assessore Baracco, Brenco ha attribuito la contrarietà al poco tempo a disposizione per esaminare la documentazione, che viene messa a disposizione 24 ore prima come da regolamento. «Nel merito è difficile entrare, il bilancio è estremamente complesso i documenti ci sono stati consegnati ieri, su una variazione di bilancio modesta».
L'assessore Elisabetta Baracco
«Una variazione di bilancio di 100.000 euro non la definirei modesta» ha ribattuto l'assessore Elisabetta Baracco. «È la premialità per “Comunità in rilievo”, progetto pionieristico: è la prima volta che una fondazione bancaria investe così tanti soldi sul sociale, sul doposcuola di montagna, sui patti di sussidiarietà, sulle aree verdi. Le voci in cui si articola il piano presentato il 15 ottobre prevedono sempre sui 4 comuni la prosecuzione del Doposcuola, del trasporto infanzia e il 30% dei fondi destinati all’identità collettiva, con una coprogettazione dedicata alla lingua del kyè. Liberissimi di votare contro, avete votato contro a un progetto che va a favore delle famiglie e dei bambini del territorio».
«Quando ero presidente dei commercianti ho sempre cercato di avere queste possibilità» ha ribattuto Brenco.
«Il regolamento – ha sottolineato Baracco –.prevede che gli atti siano a disposizione 24 ore prima, se vogliamo porre 48 ore possiamo fare una modifica in tal senso. In ogni caso gli uffici, e noi, siamo a disposizione per dare chiarimenti, se volete partecipare alle riunioni in cui se ne discute sono contentissima. Sono risorse a servizio delle famiglie e contro lo spopolamento della montagna»
«Il nostro è un voto esclusivamente politico» l’ulteriore replica di Brenco.
Il consigliere Gino Brenco
Una frase che ha suscitato dure reazioni, da parte del vicesindaco, e di altri consiglieri ed ha fatto "saltare il tappo" portando i presenti ad allargare il discorso. «Sei anche consigliere, devi mantenere il ruolo anche fuori dal Consiglio – hanno detto Riccardo Griseri e il sindaco Adriano Bertolino – stai sparlando di quello che succede in Comune dicendo cose che non sono vere. Possiamo far leggere i messaggi»
«Vorrei solo aggiungere – ha ripreso Baracco – che è questa la sede in cui si critica, si esprimono opinioni, se si è dei consiglieri comunali. Dispiace leggere, nei gruppi dove sono presenti anche consiglieri presenti qui stasera, degli insulti gratuiti. Le cose è meglio dirsele in faccia. Sei per il dialogo coi cittadini? Benissimo, ma il dialogo sia anche con noi, non serve parlarsi solo sui giornali».
Il vicesindaco Enrico Martina e il sindaco Adriano Bertolino
«Ah se parliamo di insulti, sono appena stato insultato» ha replicato Brenco, riferendosi ad una frase usata poco prima dal vicesindaco, che tuttavia ha ribattuto: «Sei tu che insulti noi nei messaggi e nei gruppi social e Whatsapp, e abbiamo le prove».
«La minoranza è giusto che lavori – ha detto ancora Bertolino – io ho avuto gruppi di minoranza che qui volevano far valere le loro idee, contestavano anche battendo i pugni sul tavolo. Però fuori c’era rispetto reciproco e gli scontri restavano qui in Consiglio comunale. Dobbiamo attenerci a un regolamento nel funzionamento del Consiglio, non ce lo siamo inventati noi. Il Consiglio tratta gli argomenti all’ordine del giorno, se volete potete preparare delle interrogazioni e io rispondo. Non ho mai tolto la parola, o impedito di parlare a nessuno».
Il dibattito è proseguito, anche con toni più distesi, nell’ultimo punto all’ordine del giorno, in cui il sindaco ha dato risposta all’interrogazione presentata da Brenco e Forcherio. L’argomento dei disservizi della raccolta rifiuti ha accomunato entrambi i momenti di dibattito, del resto è un argomento che tiene banco tra l'opinione pubblica in paese da diverse settimane, anche per il coordinamento di alcuni cittadini che hanno promosso una raccolta firme finalizzata a ottenere un incontro pubblico con il Comune, Acem e Proteo per avere delle risposte. Incontro che è stato annunciato proprio nella stessa mattinata, scatenando una serie di reazioni, anche qui nelle chat e nei commenti sui social. Anche questo ha alimentato la discussione.
«Avete votato anche voi il Piano Economico Finanziario dell’Acem: inutile adesso contestare. Avete sempre approvato tutto in Consiglio – ha detto Bertolino –. Stiamo cercando di riorganizzare una cosa che è nata male e ce la troviamo sulle spalle».
«Lunedì prossimo 27 ottobre si terrà l'incontro che abbiamo sollecitato ad Acem – ha continuato il sindaco – è anche una risposta alla raccolta firme che chiedeva un incontro con il gestore della raccolta rifiuti e l'Amministrazione comunale che fa da tramite, ma non ha responsabilità su questo tema. Stiamo cercando di sistemare i problemi in vista dell'arrivo della stagione invernale nell'interesse del territorio. Lunedì vi invito tutti ad esserci, soprattutto noi consiglieri dovremmo essere presenti e capire cosa si sta facendo. Oltre a spiegare ad Acem che questo tipo di appalto non è stata la soluzione migliore, per quanto riguarda i sette comuni turistici, dato in parte già recepito. In effetti si stanno apportando delle modifiche, stiamo cercando di far capire che si può cambiare qualcosa e, ad esempio, di avere delle batterie in più in punti in questo momento scoperti, anche per chi prima aveva il bidone vicino casa e ora è costretto a spostarsi molto».
«Inviterei la minoranza di stimolare la popolazione a partecipare – è intervenuto il consigliere Giacomo Griseri – dovete esserci anche voi al tavolo».
«Questo incontro non mi sembra sia quello che fosse l'oggetto della petizione» ha osservato Gino Brenco proseguendo: «Bisognerebbe chiarire le competenze di ciascuno, i cittadini vogliono sapere cosa possono chiedere al Comune. In ogni caso la raccolta rifiuti non funziona: ho foto di domenica che documentano, ancora una volta, i bidoni stracolmi. È un grosso danno per il decoro e l'attrattività turistica del paese, in un periodo in cui si gettano le basi per la prossima stagione invernale e c'è molta gente che arriva per prenotare case e stanze. Abbiamo investimenti per impianti di ultima generazione da milioni di euro e cassonetti stracolmi». Su questo elemento il vicesindaco Martina ha convenuto con Brenco.
«La data non l'abbiamo scelta noi – ha dichiarato l'assessore Baracco, in riferimento al poco preavviso – ma Acem, che in compenso si è mossa prontamente. Non dite "fate caciara, fate una cosa che non abbiamo chiesto" andiamo a sentire quello che ci diranno, è un ottimo momento di confronto di cui approfittare. Lo trovo incredibile: come abbiamo avuto la data e la locandina abbiamo iniziato a divulgare la notizia di questo incontro con tutti i mezzi che avevamo a disposizione. È aperto a tutti, in una sala ampia dove non ci saranno problemi di spazio. E la risposta è: "Non andate, non è il canale giusto". È un incontro a pochi giorni dal deposito di una petizione di cui tra l'altro siete quasi i primi firmatari. Andiamoci a questo incontro. Se no continuiamo a fare polemiche sui social senza risolvere nulla».
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